La settimana scorsa abbiamo pubblicato una presentazione della lettera apostolica di papa Leone sull’educazione:...
La carta d’identità sarà solo elettronica
Dal 3 agosto 2026 la carta d’identità cartacea non sarà più accettata. Si chiude, così, un capitolo della storia amministrativa italiana e se ne apre un altro, all’insegna della sicurezza e della digitalizzazione. Il passaggio alla carta d’identità elettronica (cie) è il risultato di un percorso avviato oltre dieci anni fa, per adeguare il Paese agli standard europei e modernizzare il rapporto tra cittadino e Pubblica amministrazione.
Non si tratta ancora di una piena digitalizzazione dei servizi pubblici, ma della base su cui costruire una gestione più trasparente e rapida, riducendo file, bolli e burocrazia.
La nuova carta è un documento sicuro e multifunzionale. Realizzata in policarbonato, integra un microchip a radiofrequenza, una banda ottica e un codice a barre che contengono i dati anagrafici e biometrici del titolare. È praticamente impossibile da falsificare, e consente di accedere in modo diretto ai servizi online pubblici, diventando la chiave digitale personale per consultare in autonomia i propri dati anagrafici, familiari o professionali, e per correggere eventuali errori prima che si trasformino in ostacoli.
Il cambiamento deriva dal Regolamento europeo 2019/1157, che impone a tutti gli Stati membri di adottare documenti d’identità conformi a criteri uniformi di sicurezza. L’Italia ha scelto di anticipare la scadenza, fissando al 3 agosto 2026 il termine oltre il quale le carte cartacee, anche se formalmente valide, non potranno più essere utilizzate né per l’espatrio né come documento di riconoscimento.
Con questa scelta, il nostro Paese si colloca tra i più avanzati d’Europa, insieme a Estonia e Lussemburgo, dove la carta digitale è già diffusa tra tutti i cittadini. Anche la Francia ha avviato un sistema nazionale integrato, mentre nel Regno Unito si prepara a una carta d’identità digitale obbligatoria, la “Brit card”, prevista entro il 2029.
In Italia sono già state emesse oltre 46 milioni di carte elettroniche, una stima parla di circa otto milioni di cittadini che dovranno attivarsi nei prossimi mesi. In Veneto dovrebbero essere oltre 650 mila i documenti ancora cartacei, con circa 10 mila cittadini interessati a Treviso e oltre 20 mila a Venezia e Padova. Chi non provvederà in tempo, rischia di trovarsi senza un documento valido per viaggiare, partecipare a concorsi pubblici o compiere operazioni bancarie.
Il passaggio alla cie non è stato improvviso.
Lo Stato, da parte sua, ha investito nella formazione degli operatori, nell’adeguamento informatico e nei sistemi di sicurezza dei dati. L’obiettivo è ridurre progressivamente i costi di gestione e garantire servizi più rapidi, trasparenti e sicuri. I Comuni hanno progressivamente sostituito i vecchi documenti, aggiornando procedure e software.
Il costo per il cittadino è di circa 22 euro, comprensivi delle spese di produzione e spedizione sostenute dallo Stato (16,79 euro) e dei diritti di segreteria comunali, che possono variare leggermente da Comune a Comune. L’emissione avviene su appuntamento, all’ufficio Anagrafe del Comune di residenza. La carta viene prodotta dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato e consegnata entro una settimana, per posta o nell’ufficio comunale.
Anche per i minorenni è obbligatorio il passaggio alla carta d’identità elettronica. La richiesta deve essere presentata dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, con la presenza del minore allo sportello Anagrafe. La durata del documento varia in base all’età: tre anni fino ai tre anni di età, cinque anni dai tre ai diciotto, e dieci anni dopo la maggiore età. Per l’espatrio è necessario il consenso di entrambi i genitori, sulla carta viene impressa la dicitura “valida per l’espatrio”.
Le procedure per la richiesta sono semplici, ma è consigliabile agire con anticipo.
Ecco la procedura passo dopo passo:
Ecco la procedura, passo dopo passo, per ottenere la cie (abbiamo scelto il vademecum del Comune di Spinea).
● Verifica lo stato della tua carta d’identità: se è ancora cartacea o in scadenza, è necessario richiedere la nuova carta d’Identità Elettronica (cie).
● Consulta il sito del tuo Comune, cerca il portale prenotazioni cie per fissare un appuntamento.
● Presentati all’appuntamento presso l’Ufficio Anagrafe con la documentazione necessaria: la vecchia carta d’identità (se disponibile), il codice fiscale/tessera sanitaria, e una fototessera recente conforme alle norme (sfondo chiaro, viso visibile). Per i minorenni, è necessaria anche la presenza dei genitori o di chi esercita la responsabilità genitoriale e il consenso di entrambi per l’espatrio.
● Compila la richiesta presso lo sportello e paga la quota di rilascio (circa 22 euro) secondo le modalità previste, preferibilmente tramite Pos.
● Attendi la produzione della cie da parte dell’istituto poligrafico e Zecca dello Stato; il documento verrà spedito all’indirizzo indicato o reso disponibile per il ritiro presso l’ufficio Anagrafe entro circa una settimana. Una volta ricevuta la die, puoi utilizzarla anche come strumento di identità digitale tramite l’app CieId per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e come alternativa allo spid.



