È l’appello accorato del Papa, che dopo l’Angelus di ieri è tornato ancora una volta a chiedere la pace per l’Ucraina. “Abbiamo appena pregato la Vergine Maria”, ha esordito Francesco dopo la preghiera mariana: “Questa settimana la città che ne porta il nome, Mariupol, è diventata una città martire della guerra straziante che sta devastando l’Ucraina”.
Chiesa
Mentre Gesù è sul Tabor, nel silenzio, ecco la trasfigurazione, anticipo della Pasqua
Riuniti a Crespano del Grappa, al Centro Chiavacci, i Vescovi hanno pregato quotidianamente per invocare da Dio la conversione e il dono della pace, “necessario per il bene comune”. Al termine della settimana hanno voluto affidare a un messaggio le loro riflessioni e preghiere
Le comunità cattoliche trevigiane di migranti parteciperanno, domenica 13 marzo alle 18.30, nella chiesa di San Nicolò, alla messa celebrata dal vescovo Michele Tomasi
Celebrazione presieduta dal Vescovo a Piombino Dese. Sono 12 i catecumeni che sono stati eletti per celebrare il Battesimo, la Confermazione e per ricevere per la prima volta l'Eucaristia, nella Veglia pasquale del 16 aprile
“Stiamo riscoprendo una fraternità aperta, che deve diventare stile. Stiamo imparando nuove modalità, più fraterne e più snelle, più umili e capillari, di vivere il discepolato del Signore Gesù insieme all’umanità del nostro tempo”
"In Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime ha detto il Papa -. Non si tratta solo di un’operazione militare, ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose, così come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini. In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria. Rivolgo il mio accorato appello perché si assicurino davvero i corridoi umanitari".
Al termine della loro esperienza come fidei donum nell'Amazzonia brasiliana, durata rispettivamente 12 e 11 anni, l'arcivescovo Stainer ha voluto esprimere tutta la propria gratitudine. Così si chiude, dopo 26 anni, la missione della nostra diocesi
All’inizio del suo ministero pubblico Gesù vive il deserto della prova
“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. L'espressione di San Paolo, contenuta nella seconda Lettera ai Corinzi, è risuonata ieri sera, in cattedrale, durante la celebrazione eucaristica con il rito di imposizione delle ceneri. "Noi lo gridiamo ora a chi può fermare la guerra. Lo gridiamo a chiunque faccia violenza per imporre la propria volontà sugli altri, che sia in Ucraina, negli scenari di tante guerre troppo velocemente dimenticate, o in ogni situazione della convivenza civile".
“In questa giornata di preghiera e di digiuno per l’Ucraina, imploriamo da Dio quella pace che gli uomini da soli non riescono a raggiungere e a costruire”. Si è conclusa con questa invocazione l’omelia del Papa per la Messa delle Ceneri, letta dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
La Diocesi di Treviso, attraverso la Caritas, in relazione all’Emergenza legata a quanto sta accadendo in Ucraina, offre ai parroci, alle parrocchie e alle realtà ecclesiali alcune indicazioni attraverso il vicario generale e il direttore della Caritas.
“Un invito a una triplice conversione, urgente e importante in questa fase della storia, in particolare per le Chiese che si trovano in Italia: conversione all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità”
Questa mattina nella chiesa dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso la messa presieduta dal Vescovo Michele Tomasi con i fedeli, il personale sanitario, i volontari, le suore e i religiosi. La prima dopo quella celebrata nel 2020 in pieno lockdown. Non è mancata una preghiera per la pace in Ucraina.
“In questi giorni siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico: la guerra”. Così il Papa, dopo l’Angelus di oggi, si è riferito al conflitto in atto in Ucraina. “Vedo bandiere ucraine”, ha detto alla fine: “Sia lodato Gesù Cristo”, ha detto in ucraino salutandole. “Più volte abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada e non smettiamo di pregare, anzi supplichiamo Dio più intensamente”.
L'intervista a Pierpaolo Triani, membro del Coordinamento nazionale per il Cammino sinodale in Italia, che mette in luce l’importanza dell’ascolto spirituale, in cui poter narrare esperienze dove si riconoscano i doni dello Spirito. E guarda anche al futuro e alla possibile restituzione alle diocesi di quanto emerso
Unica nel Veneto e insieme ad altre 17 parrocchie collocate in altrettante regioni italiane, la parrocchia è stata scelta per un progetto sperimentale volto a incrementare l’adesione dei fedeli alle varie forme di contribuzione a favore della Chiesa cattolica, dalle offerte deducibili all’8x1000.
Cambio di logo e di nome, rinnovamento del sito e del trimestrale d’informazione del Servizio Promozione Cei: sono queste le importanti novità che caratterizzeranno la comunicazione delle offerte deducibili.
Domenica 19 settembre la 33ª edizione della Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti, che interessa tutte le 26 mila parrocchie italiane. Istituite nel 1985, le offerte deducibili sono ancora poco comprese e utilizzate dai fedeli.
Tre parabole concludono il discorso iniziato con le Beatitudini
Il messaggio di mons. Tomasi esprime vicinanza in questo momento drammatico e invita alla preghiera
E' stata un'esperienza sinodale. Prima della presentazione della sintesi, il vescovo Michele ha consegnato ai presenti il nuovo statuto del Cpd
Pietro da Cortona, “Il martirio di Santo Stefano”, 1660 circa, Ermitage, San Pietroburgo
Le parole di Gesù non sono un codice di buon comportamento
La colletta “un pane per amor di Dio” ci accompagna in questo tempo. Un’espressione di comunione che coinvolge la nostra Chiesa locale. La colletta sosterrà anche un progetto triveneto per i profughi del Kayah, nel martoriato Myanmar
Si sta svolgendo anche nella nostra diocesi la fase di ascolto. Molte le persone che si stanno lasciando coinvolgere nei piccoli gruppi di ascolto, aiutate dai “facilitatori” che avranno tempo fino al 15 marzo per inviare le sintesi delle esperienze attraverso il modulo nel sito www.diocesitv.it
“Il prossimo Giubileo potrà favorire molto la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza”. Ne è convinto il Papa, che in una lettera indirizzata a mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, incaricato dell’organizzazione dell’evento, annuncia per il 2025 un anno giubilare sul tema “Pellegrini di speranza”.
La preghiera a Maria del vescovo Michele, di fronte all’immagine della “Madonna granda”: “Madre di ogni consolazione, ti affidiamo ogni nostra lacrima e ogni nostro dolore, ogni dubbio ed ogni fatica, ogni fallimento, ogni difficoltà”.
Beatitudine è sentirsi colmi della presenza del Padre, che dona vita
Questo progetto sta dimostrando come “impresa” e Chiesa possono camminare insieme, in una relazione dove la solidarietà condivisa, può generare veramente un nuovo modo di intendere l’economia, dove la persona, l’imprenditore, e la sua creatività diventano a loro volta strumento per costruire la “casa comune” per tutti gli uomini