Chiesa

Alla presenza del Vicario Generale della Diocesi di Treviso, don Giuliano Brugnotto, si è svolta lunedì 12 settembre, in tarda serata, la seduta inaugurale del nuovo consiglio direttivo della Fondazione. Cresce la rappresentanza femminile, la designazione di ben 3 nuove consigliere porta infatti in maggioranza il numero delle donne in seno al consiglio.

Il 12 e 13 settembre i Vescovi del Triveneto si sono incontrati a Bressanone, per un momento di fraternità e conversazione spirituale. Toccati numerosi temi della vita ecclesiale e attualità, a partire dalla situazione economico-sociale.

“Il nuovo beato ha vissuto così: nella gioia del Vangelo, senza compromessi, amando fino alla fine. Egli ha incarnato la povertà del discepolo, che non è solo distaccarsi dai beni materiali, ma soprattutto vincere la tentazione di mettere il proprio io al centro e cercare la propria gloria. Al contrario, seguendo l’esempio di Gesù, è stato pastore mite e umile”. È il ritratto di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, stilato dal Papa, nell’omelia della Messa per la beatificazione.

L'attuale arcivescovo di Udine, già vescovo di Treviso, venne, infatti, ordinato presbitero a Riese Pio X per le mani del vescovo Antonio Mistrorigo il 3 settembre 1972. Insieme a lui altri tre preti novelli: mons. Dionisio Salvadori, mons. Arduino Beltrame e don Ruggero Gallo. L’ordinazione avvenne contemporaneamente all’elevazione a santuario di San Pio X della chiesa parrocchiale.

Il patriarca Moraglia ricorda l’umiltà e la fortezza di papa Luciani, che diventa beato il 4 settembre.

I vescovi italiani per la Giornata: "Quando Gesù prende il pane nelle sue mani, accoglie la natura medesima, il suo potere rigenerativo e vitale; e, dicendo che il pane è «suo corpo», Egli sceglie di inserirsi nei solchi di una terra già spezzata, ferita e sfruttata".

No alla "mondanità spirituale", sì alla capacità di stupirsi tornando ognuno alla propria Galilea. È l'indicazione del Papa, durante la messa presieduta nella basilica di San Pietro davanti a circa 4.500 persone, tra cui i nuovi cardinali creati sabato scorso e ai circa 200 che hanno partecipato alla "due giorni" di riflessione sulla Praedicate Evangelium.

"Con le sue riforme in tanti aspetti della vita della chiesa ha avuto un unico scopo: trasformare la liturgia da rito estetico a momento di partecipazione attiva della vita cristiana, capace di rendere vivi e vitali i misteri del cristianesimo", ha detto il vescovo. Ancora viva la sua enciclica sugli indigeni mentre si apre l'impegno della nostra diocesi nell'Amazzonia brasiliana.

Celebrate questa mattina nel duomo di San Donà di Piave le esequie di mons. Bruno Gumiero, 101 anni, tornato alla Casa del Padre nella festa dell'Assunta. Il ricordo del Vescovo: "Ha attraversato un secolo con lo sguardo di un prete dedito, intelligente, appassionato della vita, del ministero, della Chiesa e – a detta di tutti – equilibrato, ammirato, stupito e riconoscente dei tanti doni di Dio che sapeva cogliere e riconoscere, per sé e per gli altri"

Forte il richiamo di mons. Tomasi alla responsabilità civica e al bene comune, a servizio della dignità di ogni persona, il richiamo al valore di una vita di relazioni e di cura reciproca e al camminare insieme, come abbiamo saputo fare durante la pandemia e nell’accoglienza ai profughi della guerra. Importante anche l’appello alla cura della terra, meravigliosa e ferita, potente e fragile.

Dall’omelia del Vescovo Tomasi l’invito ad ascoltare il sussurro, il grido, dei caduti, dei poveri, della casa comune violata, l’invito a rinnovare ogni sforzo per la pace: “Nel Regno del Padre germoglieranno sicuramente gli sforzi fatti per far partire navi cariche di grano e non quelli per lanciare altri missili”

Oltre cento pellegrini dalla nostra diocesi, guidati dal Vescovo, saranno alla Grotta dal 26 al 30 agosto. Volontari, malati, medici, sacerdoti, porteranno ai piedi di Maria sofferenze, gioie e speranze

L’impegno per l’ambiente è personale e comunitario, scrive il Papa nel Messaggio per la Giornata del 1° settembre. Stiamo raggiungendo un punto di non ritorno, l’allarme di Francesco