Chiesa

L’importanza di un’adeguata preparazione al matrimonio, la riforma delle cause di riconoscimento di nullità matrimoniale alla luce dell’insegnamento della Chiesa, le sfide che le famiglie affrontano in alcuni Paesi. Questi i temi al centro del consueto briefing sull’assemblea sinodale che si è tenuto il 20 ottobre.

Alla veglia missionaria diocesana in cinque hanno ricevuto l’invio da parte del Vescovo. Tutta la chiesa locale deve sentirsi impegnata a pregare per le donne e gli uomini che sono partiti e continuano a partire - ha sottolineato mons. Gardin.

“Le sofferenze delle famiglie vanno ben oltre quelle dei divorziati risposati”, ha puntualizzato Fouad Twal, patriarca di Gerusalemme, richiamando le famiglie povere, migranti, in guerra, vittime di violenza e costrette a lasciare le proprie terre. In molti interventi è riemersa anche la necessità di un “nuovo linguaggio”.

Nella commemorrazione del 50° dell'istituzione del Sinodo, Francesco ha ribadito la necessità di una ''conversione del papato'' e ha auspicato una valorizzazione delle Chiese particolari, verso una ''salutare decentralizzazione''

Il Papa si è recato a visitare i senzatetto presso il nuovo dormitorio inaugurato nei giorni scorsi dall’Elemosineria apostolica in via dei Penitenzieri, nei locali messi a disposizione dalla Curia generalizia della Compagnia di Gesù.

Unità nella diversità: questo il clima che si è respirato la mattina del 16 ottobre al Sinodo sulla famiglia, in corso in Vaticano. La 12ma Congregazione generale ha visto, infatti, l’audizione di 12 delegati fraterni, presenti all’Assemblea in rappresentanza di diverse Confessioni cristiane. Sono seguite le testimonianze degli uditori laici

Sono stati 93 gli interventi all’ottava e alla nona Congregazione generale del Sinodo dei vescovi dedicate al dibattito sulla terza e ultima parte dell’Instrumentum laboris. Intervento “commovente” di un vescovo che ha raccontato di aver celebrato una messa di prima comunione nella quale il figlio di una coppia di divorziati risposati ha dato ai genitori due pezzetti della propria ostia.

L’indissolubilità del matrimonio cristiano “non è un peso”, e deve essere trattata “in modo più positivo”. E' una delle richieste ricorrenti nelle sintesi dei 13 Circoli Minori, presentati nel corso dell’ottava Congregazione generale del Sinodo.

Padre Federico Lombardi: “Chi ha compiuto questo atto di divulgazione, ha compiuto un atto di disturbo, occorre perciò non farsene condizionare”. Si possono fare osservazioni sulla metodologia del Sinodo, “ma una volta stabilita ci si impegna ad attuarla”.

Missionarietà della famiglia e suo contribut o alla pastorale familiare, accoglienza delle famiglie ferite, indissolubilità del matrimonio, matrimoni misti, invito a non opporre misericordia e verità. Sono i principali temi affrontati nei 75 interventi dei Padri sinodali nel corso della quinta Congregazione generale.

La quarta Congregazione generale si è aperta con un nuovo intervento del Papa, che ha esortato a pregare per la riconciliazione e la pace in Medio Oriente. Tra i temi affrontati dai padri sinodali, anche la richiesta di una maggiore attenzione alle questioni legate alle migrazioni e alle famiglie “marginalizzate” o escluse.

La famiglia è una delle “reti” più importanti per la missione della Chiesa: la famiglia non è una “rete che fa prigionieri”, ma è una rete che libera “dalle cattive acque dell’abbandono e dell’indifferenza”.Lo ha detto il Papa all'udienza generale. Circoli minori riuniti a pochi metri da piazza San Pietro.

L’intervento di Papa Francesco alla terza Congregazione generale: “La dottrina cattolica sul matrimonio non è stata messa in questione nell’assemblea precedente del Sinodo”. E ancora: “Non dobbiamo lasciarci condizionare e ridurre il nostro orizzonte di lavoro in questo Sinodo, come se l’unico problema fosse quello della comunione ai divorziati e risposati o no”.

E' l’invito di Francesco che ha pregato perché l’Assemblea che si apre domani ''abbracci le situazioni di vulnerabilità'' che mettono alla prova la famiglia. In apertura della serata organizzata dalla Cei, il segretario generale monsignor Nunzio Galantino ha detto: ''Siamo fabbrica di speranza''. E il cardinale presidente Angelo Bagnasco, accogliendo il Papa, ha ribadito che ''come Pastori ci sentiamo in prima linea nella promozione'' della famiglia.

Alla messa che dà inizio al Sinodo su “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, papa Francesco i paradossi della società globalizzata: “tanta potenza accompagnata da tanta solitudine e vulnerabilità”. Una Chiesa con le porte chiuse "tradisce sé stessa e la sua missione, e invece di essere un ponte diventa una barriera”.

Nella prolusione del cardinale presidente Angelo Bagnasco confermata l'azione della Chiesa italiana a fianco di Francesco nell'accoglienza dei profughi. Un grande impegno per la seconda metà del decennio: "Intensificare alleanze rispettose e collaborative con la società civile".

La Conferenza episcopale italiana ha proposto di celebrare, la vigilia del Sinodo, una notte della luce: tutte le diocesi sono invitate ad essere, la sera del 3 ottobre, in Piazza San Pietro per pregare con il Papa perché il Sinodo faccia risplendere in pienezza la luce di Dio sulle famiglie. La preghiera anche nelle comunità e l'invito ad accendere in ogni casa una candela e metterla sulla finestra.

Massimo Faggioli, storico e docente alla University of St. Thomas a Minneapolis / St. Paul: "E' un nuovo cattolicesimo globale". E ancora: "Qualcosa è successo nella Chiesa dal 2008 ad oggi, e qualcosa sta per succedere nella Chiesa come sistema istituzionale. Il messaggio agli americani - non avere paura di cose nuove - è molto chiaro come riferimento a una situazione in movimento".

Nella messa conclusiva dell’Incontro mondiale delle famiglie a Philadelphia, papa Francesco indica i “piccoli gesti” quotidiani con cui nella famiglia “la fede diventa vita e la vita diventa fede”. La famiglia è anche il luogo in cui si viene educati a scoprire “l’opera dello Spirito” oltre i propri confini.

Francesco incontra i vescovi riuniti a Philadelphia per l’VIII Incontro mondiale delle Famiglie: “Chiediamoci se sappiamo ‘perdere’ tempo con le famiglie. Sappiamo stare con loro, condividere le loro difficoltà e le loro gioie?”. “Come pastori, dobbiamo invitare i giovani a essere audaci nella scelta del matrimonio e della famiglia”. Prima dell'incontro, il papa con alcune vittime della pedofilia: "I colpevoli renderanno conto".

Francesco alla Festa delle famiglie a Philadelphia. “Tutta la bellezza, tutta la verità, tutto l’amore Dio lo ha dato alla famiglia. Nella famiglia c’è sempre vita, perché l’amore di Dio apre le porte alla vita. Per questo, la famiglia è una fabbrica di speranza, fabbrica di vita e fabbrica di resurrezione".

L’immenso contributo che le donne, laiche e consacrate, hanno dato e danno alla Chiesa; la necessità di coinvolgere sempre di più i laici nella missione; la consapevolezza che ogni cristiano ha ricevuto un compito dal Signore, che deve svolgere. Sono i temi toccati da papa Francesco nel corso della messa celebrata con il clero di Philadelphia.

Cinquant'anni dopo Paolo VI, il primo Papa latino americano non elude i temi dell'agenda mondiale, ma si lascia guidare dal suo amore per la giustizia sociale che lo rende strenuo difensore dei popoli e dei loro diritti, anche nei consessi internazionali. Chiede spazio e partecipazione per tutti, quindi anche per i più poveri. Invoca la fine di tutte le guerre e la protezione dell’ambiente.

La richiesta è di declinare a tutto campo il termine "responsabilità", il desiderio è di parlare "all'intero popolo degli Stati Uniti", la scelta è di fare riferimento alla lezione di quattro "grandi americani" - Abraham Lincoln, Martin Luther King, Dorothy Day e Thomas Merton - per "dialogare con tutti" partendo dalla memoria storica del popolo Usa.

“Mi chiedete se sono cattolico? Se è necessario posso recitare il Credo...”. Questa la battuta più scherzosa con cui Papa Francesco ha risposto ai giornalisti che lo hanno interpellato ieri sul volo papale da Santiago de Cuba a Washington: “La mia dottrina su tutto questo, la Laudato si’ e sull’imperialismo economico, è nell’insegnamento sociale della Chiesa.

Ad oggi sono circa 2.600 le ''case di missione'' a Cuba, piccole comunità di credenti che si riuniscono in maggioranza nelle zone rurali o di recente urbanizzazione. Papa Francesco, nell'omelia di ieri a Holguìn, le ha elogiate: ''Data la scarsità di chiese e sacerdoti, consentono a molte persone di avere un luogo per la preghiera, l’ascolto della Parola, la catechesi, la vita comunitaria''.

A commentare in tv sono stati chiamati due sacerdoti e una religiosa, evento che la Chiesa cubana giudica "senza precedenti". In 200mila alla Messa. Allontanati alcuni dissidenti e alle "Damas de blanco", sembra sia stato impedito di avvicinare il Papa. Gli incontri con Fidel e Raul Castro.