Nella sua prolusione al Consiglio permanente della Cei il cardinale Angelo Bagnasco mette in guardia, sulle orme di Papa Francesco, dalle "colonizzazioni ideologiche". Parole impegnative a difesa di giovani e anziani. Il nuovo Capo dello Stato? Persona di "dignità riconosciuta e operosità provata"
Chiesa
In un contesto di grande e "approfondita riflessione ecclesiale" e di "un processo sinodale" che culminerà nel prossimo ottobre con il Sinodo ordinario, Papa Francesco indica la famiglia come "punto di riferimento" anche per la 49ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (17 maggio 2015). I media? "Tendono a volte a presentare la famiglia come se fosse un modello astratto da accettare o rifiutare, da difendere o attaccare, invece che una realtà concreta da vivere".
In rete il nuovo sito www.firenze2015.it del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze (9-13 novembre 2015) sul tema "In Gesù Cristo il nuovo umanesimo". L'impatto che predomina - in sintonia con gli standard più moderni e aggiornati del settore - è quello visivo. Molto spazio anche ai social network.
“A sua immagine - La bellezza creativa della famiglia” è il tema della festa diocesana che si svolge domenica 25 gennaio a Paderno di Ponzano. Ospiti della giornata Ezio Aceti, pedagogista, e Costanza Miriano, giornalista. Messa con il Vescovo alle ore 15.
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), quest’anno ha per titolo “Dammi un po’ d’acqua da bere”, la richiesta che Gesù, stanco del cammino, ha rivolto alla donna samaritana presso il pozzo di Giacobbe.
Originario di Mogliano Veneto è stato dal 2009 Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Tante immagini resteranno impresse ma anche le parole: "Dobbiamo imparare a piangere". Padre Federico Lombardi, domenica sera, conversando con i giornalisti nel far conoscere il numero delle persone che al Rizal Park e nelle strade circostanti - sei o forse sette milioni per le autorità di Manila - sottolinea che si è trattato del più grande evento nella storia dei Papi.
Celebrando la messa conclusiva del suo settimo pellegrinaggio apostolico internazionale, in Sri Lanka e Filippine, Francesco ricorda come "i filippini sono chiamati ad essere eccellenti missionari della fede in Asia. Dio ci ha scelti e benedetti per uno scopo: essere santi e irreprensibili ai suoi occhi".
Papa Francesco ha lasciato l'isola di Leyte con quattro ore di anticipo a causa del maltempo, ed è tornato a Manila. Messa celebrata sotto una fitta pioggia a Tacloban, epicentro del tifone che nel 2013 ha fatto oltre 6mila vittime e devastato l’isola.
Sarà il clima, o l'allegria di questo popolo, ma Papa Francesco sembra davvero sentirsi a casa, circondato dall'affetto dei filippini. Così quando nella cattedrale di Manila, nell'omelia, legge le parole che Gesù rivolge a Pietro - "mi ami?" - e sente il "sì" sincero, con grande naturalezza e un sorriso trascinante, risponde: "Grazie molte. Ma è il Vangelo del giorno".
I nostri sacerdoti “fidei donum” lasciano l’area missionaria di Sant’Helena e, su richiesta dell’arcivescovo di Manaus, si sposteranno in una nuova grande area missionaria di 250.000 abitanti, che sarà divisa in due: San Francisco e San Pedro. Alla messa di ringraziamento ha partecipato anche il Vicario generale.
Le Filippine sono il Paese dove l'Asia ti accoglie con il sorriso. Per l'arrivo di Papa Francesco anche con una esplosione di gioia e di festa, all'aeroporto c'erano centinaia di giovani che hanno messo in scena una coreografia con ombrelli con i colori della nazione e hanno cantato "benvenuto, Papa Francesco".
Papa Francesco a lungo a colloquio con i giornalisti a bordo dell'aereo papale, mentre si spostava dallo Sri Lanka alle Filippine. Con importanti dichiarazioni sulla libertà di espressione, l'uso della violenza, il dialogo interreligioso e la prossima enciclica sul creato.
L’annuncio da parte del giovane cardinale Luis Antonio Tagle: "Non vogliamo suscitare scandalo. Tutti possono trovare una scusa per dargli un benvenuto sontuoso, dopo tutto è il Papa. Ma dobbiamo essere coscienti delle tante persone che ogni giorno dobbiamo accogliere in mezzo a noi: i poveri e gli affamati".
Francesco trova sempre espressioni efficaci per dare senso alle sfide. Nella sua seconda giornata nello Sri Lanka, il Papa latinoamericano usa queste parole nel contesto di una nazione che ha vissuto una lunga guerra civile, ha visto consumarsi una violenza tra fratelli, anche se di etnia e religione diversa. Espressione che si addice benissimo al nuovo santo, Giuseppe Vaz.
Il Papa è arrivato stamani (in Italia era notte) nel primo paese che visiterà in questo viaggio asiatico. "Quest’Isola è conosciuta per il calore del suo popolo e la ricca varietà delle sue tradizioni culturali e religiose”, ha detto al suo arrivo.
Rispetto al fondamentalismo, Francesco ha chiesto "una risposta unanime che, nel quadro del diritto internazionale, fermi il dilagare delle violenze, ristabilisca la concordia e risani le profonde ferite". Ha rivolto un appello ai "leader religiosi, politici e intellettuali specialmente musulmani".
Si è svolta a Cavallino (Venezia) il 7 e 8 gennaio l'annuale "due giorni". Non tutte le Diocesi del Triveneto stanno attuando nuove forme di organizzazione ecclesiale. Tutte, però, hanno programmi e progetti pastorali orientati a far crescere la comunione e la collaborazione.
Dall'analisi sulla corruzione alla necessità di un "Welfare di comunità". Grande fiducia per il convegno di Firenze. Impegno ad integrare la scelta per i poveri nell'abituale presenza della Chiesa dentro la società. Otto per mille: "A fronte di un miliardo di euro o poco più, la Chiesa restituisce dieci volte tanto". Sulle critiche al Papa "una preoccupazione a monte che non è ecclesiale, ma politica".
Partecipata Messa dei popoli a Treviso con le comunità degli immigrati cattolici presenti in diocesi. Presente anche l'associazione Trevisani nel mondo
Il Papa annuncia un nuovo concistoro il 14 e 15 febbraio. Tra i nuovi elettori sono rappresentati 14 Paesi diversi, dei quali 6 non avevano un cardinale e alcuni non lo avevano mai avuto. Se si contano anche gli Emeriti i Paesi rappresentati sono 18.
Trentamila giovani europei a Praga per l'incontro di Capodanno. Centocinquanta i giovani dalla nostra diocesi presenti a Praga. Intervista a frère Alois, priore della comunità fondata da frère Roger Schutz, che organizza ogni anno l'incontro.
Hanno aderito in duemila all’iniziativa promossa a Vicenza dalla Cei e dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro, da Pax Christi, dall’Azione cattolica e dalla Caritas. Un forte intreccio con la quotidianità e un messaggio a un territorio fortemente militarizzato. Le testimonianze dei missionari rapiti
"Maria, la prima e perfetta discepola di Gesù, la prima e perfetta credente, modello della Chiesa in cammino, è Colei che apre questa strada di maternità della Chiesa e ne sostiene sempre la missione materna rivolta a tutti gli uomini" ha detto il Papa nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio
"Occorre difendere i poveri, e non difendersi dai poveri", "occorre servire i deboli e non servirsi dei deboli!". "Da questo esame di coscienza - ha detto il Papa - dipende anche, per noi cristiani, la qualità del nostro operare, del nostro vivere, della nostra presenza nella città, del nostro servizio al bene comune, della nostra partecipazione alle istituzioni pubbliche ed ecclesiali".
Trieste, Padova, Firenze, Brescia, Rimini, Lucca, Bergamo, Aviano. Sono solo alcune delle città che il primo gennaio accoglieranno la Marcia per la pace. Centinaia di persone insieme per promuovere fraternità e pari dignità per tutti gli esseri umani. L’edizione nazionale a Vicenza il 31 dicembre
I dati contenuti nel Rapporto che l’agenzia Fides dedica ogni anno ai membri della Chiesa cattolica vittime di atti di violenza subiti nell’esercizio del loro ministero. Desta preoccupazione la sorte di altri operatori pastorali sequestrati o scomparsi, di cui non si hanno più notizie, tra cui p. Dall'Oglio
Invocando “Gesù Bambino”, il Pontefice ha detto, prima della benedizione Urbi et Orbi: “Il mio pensiero va a tutti i bambini oggi uccisi e maltrattati, sia a quelli che lo sono prima di vedere la luce, privati dell’amore generoso dei loro genitori e seppelliti nell’egoismo di una cultura che non ama la vita; sia a quei bambini sfollati a motivo delle guerre e delle persecuzioni, abusati e sfruttati sotto i nostri occhi e il nostro silenzio complice; e ai bambini massacrati sotto i bombardamenti, anche là dove il figlio di Dio è nato”.
"Quanto bisogno di tenerezza ha oggi il mondo!" ha detto il Papa alla Messa della notte di Natale, nella Basilica Vaticana. "La risposta del cristiano non può essere diversa da quella che Dio dà alla nostra piccolezza. La vita va affrontata con bontà, con mansuetudine”
Francesco nel consueto saluto natalizio ha richiamato alla necessità di un vero "esame di coscienza", elencando quindici possibili "malattie" che impediscono agli organismi eclesiali di aderire pienamente al corpo mistico della Chiesa.