Chiesa

“Partecipare all’incontro è stato un dono di Pasqua per me. L’incontro e il dialogo con i giovani sono possibili. E’ possibile cercare di scoprire insieme il volto di Gesù nella nostra storia, e insieme leggere il Vangelo e la vita per cercare la felicità vera”

“Abbiamo capito che non siamo soli e che il Papa ci incoraggia” raccontano i trevigiani che hanno partecipato a #Seguimi, l’incontro a Roma con papa Francesco, accompagnati da mons. Tomasi

Si tratta "di un segno di solidarietà di tutti i credenti nella domenica in cui i fratelli orientali e ortodossi celebreranno la Pasqua" ha spiegato in una lettera il vicario generale, mons. Giuliano Brugnotto

“Anche i nostri sguardi sono increduli, in questa Pasqua di guerra. Troppo sangue abbiamo visto, troppa violenza. Anche i nostri cuori si sono riempiti di paura e di angoscia, mentre tanti nostri fratelli e sorelle si sono dovuti chiudere dentro per difendersi dalle bombe. Facciamo fatica a credere che Gesù sia veramente risorto, che abbia veramente vinto la morte. Che sia forse un’illusione? Un frutto della nostra immaginazione?”. Lo ha detto Papa Francesco nel messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi.

 Il nostro augurio di “buona Pasqua” diventa "l’atto più forte e rivoluzionario che possiamo compiere, se è animato e mosso dalla fede nella vittoria di Cristo sul male e sulla morte", ha detto in Cattedrale mons. Tomasi, che qualche ora prima aveva presieduto la Veglia pasquale: "Tutta l’esistenza della Chiesa e dei discepoli di Cristo è una celebrazione della vita nuova ricevuta in Cristo, risorto e vivo in mezzo a noi”. 11 adulti hanno ricevuto i sacramenti dell'Iniziazione cristiana.

Papa Francesco ha affidato alle famiglie le meditazioni e le preghiere. Nella tredicesima stazione, Irina e Albina, una infermiera ucraina e una studentessa russa, portano insieme la Croce, mentre la meditazione è sostituita dalla preghiera silenziosa e preceduta da questa invocazione: "Di fronte alla morte, il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante, e ciascuno nel proprio cuore preghi per la pace nel mondo".  

Alla base degli ottimi risultati del Fondo, che ha erogato nel 2021 oltre 435.000 euro, è stato l’essere espressione di una comunità locale, come soggetto che si fa carico dei bisogni che sorgono al proprio interno, adottando una logica di rete e coinvolgendo Chiesa, istituzioni civili, associazionismo

In 800 alla serata con il Vescovo, tra Parola, testimonianze e musica. Al centro della riflessione il lavoro, nel quale spendere i propri talenti e far crescere le proprie passioni, come contributo a costruire un mondo più bello, più vero e più giusto per tutti, prendendosi cura gli uni degli altri

Nell'omelia della Messa crismale, tradizionale occasione per rinnovare le promesse sacerdotali e riflettere sulla propria vocazione, Papa Francesco ha messo in guardia da tre "spazi di idolatria nascosta", che espongono alla presenza del maligno: mondanità spirituale, pragmatismo dei numeri e funzionalismo.

“Quando si usa violenza non si sa più nulla su Dio, che è Padre, e nemmeno sugli altri, che sono fratelli. Si dimentica perché si sta al mondo e si arriva a compiere crudeltà assurde. Lo vediamo nella follia della guerra, dove si torna a crocifiggere Cristo”. Così il Papa nell’omelia della solenne celebrazione liturgica della Domenica delle Palme.

Sono arrivati da tutta la diocesi per incontrare il Vescovo, pregare e parlare di lavoro. Ha partecipato alla serata, sabato 9 aprile, anche il sindaco di Treviso Mario Conte. Numerose le testimonianze di giovani che hanno raccontato il proprio rapporto col mondo del lavoro, poi la preghiera contro la guerra

Nell’ora buia della passione, Gesù avverte una vicinanza. C’è qualcuno che vuole stringere con lui una relazione di fiducia. Il crocifisso accanto a lui chiede di essere ospitato nel suo cuore quando sarà nel suo regno. Gesù lo rassicura: “Oggi con me sarai nel paradiso”. Essere “con Gesù”, è la salvezza del ladrone, e di ognuno di noi

Incontro congiunto del Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio presbiterale alla presenza del vescovo Michele

"In considerazione della situazione di emergenza della popolazione ucraina martoriata dalla guerra, il vescovo Michele ha disposto di sostenere questa finalità. Quanto raccolto verrà destinato a Caritas italiana che lo inoltrerà alla Caritas presente in Ucraina"

Le prescrizioni del Vescovo in seguito al Decreto post emergenza. Sempre obbligatoria la mascherina nei luoghi di culto al chiuso, igienizzazione all’ingresso e Comunione sulla mano, ma la distanza potrà essere ridotta. Potranno riprendere le processioni e il rito della lavanda dei piedi. Confessioni in sicurezza. L’invito è a partecipare in presenza durante la Settimana santa

Il Papa ha concluso l'udienza di oggi, dedicata alla vecchiaia sull'esempio di Simeone e Anna, con un saluto affettuoso ai bambini ucraini e un riferimento alla "mostruosità della guerra". "Si fermi questa crudeltà selvaggia", l'appello. Poi l'annuncio ai fedeli del suo viaggio a Malta sabato e domenica prossimi.