Camminando s'apre il cammino
“Il destino di ogni uomo, e della Storia stessa, assomiglia a quello di Mosè, che non raggiunse la Terra Promessa, ma non smise mai di camminare nella sua direzione” (Claudio Magris). C’è una stanchezza che come credenti rischiamo di non conoscere più: quella di “non camminare”!

“Il destino di ogni uomo, e della Storia stessa, assomiglia a quello di Mosè, che non raggiunse la Terra Promessa, ma non smise mai di camminare nella sua direzione” (Claudio Magris). C’è una stanchezza che come credenti rischiamo di non conoscere più: quella di “non camminare”! Tante volte, infatti, la fede ci appare desiderabile come un tranquillante o un comodo divano in cui rilassarci. In mezzo a tanti problemi e stress che almeno la religione possa diventare un luogo tranquillo! Eppure, se c’è una pace e una forza che la vita di fede può donarti, è quella che fiorisce se ogni giorno ti rimetti in cammino verso te stesso, gli altri, Dio. “Camminando s’apre cammino” canta il poeta Antonio Machado. Ogni giorno t’accorgerai che qualcosa di nuovo può germogliare, e se anche non vedi l’orizzonte lontano sei felice di quel passo che hai fatto. Il cuore te lo assicura: l’orizzonte c’è. L’approdo felice ci sarà. Percorrerai “strade sospese nell’aria”, ponti gettati oltre... E anche tu, se avrai deciso in cuor tuo di vivere il “santo viaggio” della tua vita, potrai dire con il salmista che “lungo il cammino cresce il vigore”, e che “la valle del pianto si trasforma in sorgente” (Salmo 84).
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