Cogliere in ogni cosa la profondità inaspettata
“Dove comincia la saggezza? Nell'agire semplice, come prepararsi la colazione". Da chi, se non da un monaco può venirci una tale lezione di saggezza quotidiana come quella del benedettino Benoit Standaert, in “Diario dell'umiltà”? Ci capita, invece, di vivere la giornata come un affastellarsi di tante attività da sbrigare.

“Dove comincia la saggezza? Nell'agire semplice, come prepararsi la colazione: fare tutto con pacatezza, dolcezza, soprattutto nel modo di afferrare, deporre un oggetto. Senza fretta, ma anche senza lentezza eccessiva. Senza parola, ma non senza amore. Amore delle cose umili, utili, funzionali. Amore delle cose che hanno a prima vista una profondità insospettata, come il chicco di caffè macinato. Quale storia nasconde?”. Da chi, se non da un monaco può venirci una tale lezione di saggezza quotidiana come questa del benedettino Benoit Standaert, in “Diario dell'umiltà”? Ci capita, invece, di vivere la giornata come un affastellarsi di tante attività da sbrigare. Mentre facciamo qualcosa pensiamo ad altro... Al contrario, l'agire semplice è l'agire attento di chi sa intravvedere una “profondità inaspettata” in ogni cosa, fatto, incontro... E' un agire autenticamente contemplativo che ci introduce alla percezione di Dio nella nostra vita. Quando san Paolo invita i suoi cristiani a “rendere grazie in ogni cosa, in ogni circostanza”, è perché ha viva la consapevolezza che l'appuntamento con Dio, può accadere in ogni frammento di tempo, in eventi inattesi, in incontri casuali. Siano essi lieti o tristi,sono sempre colmi di una presenza di Amore. La nostra tentazione è quella di confinare Dio nei grandi luoghi di culto, o negli eventi celebrativi più forti ed emozionanti, o nei fatti solamente positivi della vita. Il grande professore di mistica ebraica Abraham Joshua Heschel (1907- 1972), scrive in quel gioiello che è la sua opera “Il sabato” : “Mentre le divinità degli altri popolo erano associate a luoghi o a cose, il Dio d'Israele era il Dio degli eventi.... L'ebraismo è la religione del tempo, che mira alla santificazione del tempo... La Bibbia sente il carattere diversificato del tempo: non vi sono due ore uguali; ciascuna ora è unica, la sola concessa in questo momento, esclusiva e infinitamente preziosa”. Ogni frammento di tempo, qualunque esso sia, ora lo sappiamo, è amato e abitato da Dio che è entrato nel tempo, per renderlo ancora più prezioso.
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