Dal Papa nuovo appello per la pace. E aggiunge: "Sono con i cristiani perseguitati"
Francesco all'Angelus: "Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace!".

Invito alla preghiera di papa Francesco che all'Angelus ha ricordato "le situazioni di tensione e di conflitto che persistono in diverse zone del mondo, specialmente in Medio Oriente e in Ucraina". Il Papa ha detto di aver appreso con "preoccupazione le notizie che giungono dalle Comunità cristiane a Mossul (Iraq) e in altre parti del Medio Oriente, dove esse, sin dall'inizio del cristianesimo, hanno vissuto con i loro concittadini offrendo un significativo contributo al bene della società". "Oggi - ha detto ancora - sono perseguitati i nostri fratelli e sorelle. Sono cacciati via devono lasciare le loro case senza avere la possibilità di portare niente. Assicuro a queste famiglie e a queste persone la mia vicinanza. Sono con voi perseguitati, so quanto soffrite so che siete spogliati di tutto, sono con voi nella fede in Colui che ha vinto il male. A voi qui in piazza e a coloro che ci seguono vi invito a proseguire nella preghiera. Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace!".
Il riferimento è alla situazione di persecuzone che il patriarca della Chiesa cattolica sira, Ignace Joseph III Younan ha descritto raccontando che "l'arcivescovado a Mosul è stato bruciato totalmente: manoscritti, biblioteca", mentre ai pochi cristiani rimasti è stato imposto di convertirsi all'islam, pagare la jizya, la pesante tassa che grava sugli infedeli, o essere uccisi.
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