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Giornata di preghiera per il creato: rilancia l'appello alla conversione ecologica chiesta dalla Laudato si'

La Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato può essere uno strumento concreto per promuovere e far conoscere quell’appello alla conversione ecologica di cui è intrisa l’enciclica Laudato si’, dicono gli esperti. Ed è un'iniziativa in continuità con il rilancio del percorso ecumenico

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Giornata di preghiera per il creato: rilancia l'appello alla conversione ecologica chiesta dalla Laudato si'

“La Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato dimostra che l’enciclica Laudato si’ rappresenta un punto di svolta importante a cui il Papa intende dare un seguito forte e puntuale”. Lo dice al Sir Andrea Masullo, presidente del Comitato scientifico di Greenaccord, commentando l’istituzione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, da celebrarsi ogni anno il 1° settembre. “Anche la lettera per l’istituzione della Giornata è all’insegna di quell’unità del cristiano che è il fulcro di tutta l’enciclica - aggiunge -. Non esiste la spiritualità disgiunta dal proprio corpo e dalla natura. Un cristiano non può essere uno specialista: quello che si occupa dei poveri, l’ambientalista e così via. È il discorso dell’unità della vocazione del cristiano: considerare la custodia del creato al pari dell’attenzione ai poveri e della spiritualità come una parte essenziale dell’essere cristiano e non come un aspetto secondario”. Questo, secondo Masullo, è “un aspetto fondamentale perché comporta come conseguenza l’esistenza di un peccato commesso contro il mondo in cui viviamo, come dice la lettera”. Inoltre, “chiede una conversione degli stili di vita coerente con la difesa del creato. Dunque, cominciamo a vedere dei frutti importantissimi dell’enciclica, che parla di una crisi antropologica: la crisi ecologica, le povertà, le nuove schiavitù e le guerre sono le conseguenze di uno smarrimento etico dell’umanità”.La Giornata è un ulteriore passo nel dialogo ecumenico. “Il fatto che l’iniziativa si rivolga a tutti i cristiani è una svolta - sostiene Masullo -, che, speriamo, venga raccolta da tutti”. Ci vuole, innanzitutto, secondo il presidente del Comitato scientifico di Greenaccord, “l’impegno di tutta la Chiesa a leggere la Laudato si’, che non è, come viene detto semplicisticamente, un’enciclica verde, ma un’enciclica sull’uomo. Tutto si lega intorno all’uomo: questo è il messaggio forte. La cura del creato è parte essenziale di un’esistenza virtuosa. Non è un’opzione o una sensibilità particolare di alcuni cristiani prendersi cura del creato. Questo è un fatto nuovo”. Per Masullo, “c’è tanto lavoro da fare di sensibilizzazione, di formazione, d’informazione. C’è tanto da imparare riguardo alle conseguenze delle nostre azioni quotidiane sulla salvaguardia del creato e indirettamente sulla povertà. C’è un richiamo alla responsabilità a tutti i livelli”.“L’istituzione della Giornata mondiale di preghiera per la custodia del creato da parte di Papa Francesco dà ancora più forza all’enciclica Laudato si’, che è costruita attorno a questo rivolgersi a tutta la famiglia umana, con una particolare attenzione alle altre Chiese cristiane. Non a caso, c’è anche un richiamo alla posizione del patriarca ecumenico Bartolomeo”. Lo dice al Sir Matteo Mascia, della Fondazione Lanza, commentando l’istituzione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato. “Penso che la Giornata sia uno strumento concreto per promuovere e far conoscere quell’appello alla conversione ecologica di cui è intrisa l’enciclica Laudato si’ - prosegue Mascia -. Questa iniziativa è in continuità con il rilancio del percorso ecumenico. Nella lettera di istituzione della Giornata il Papa richiama l’attenzione agli ortodossi e al Consiglio ecumenico delle Chiese”. Se andiamo indietro nel tempo, evidenzia l’esperto, “vediamo come questo tema della Giornata per il creato nasce in occasione delle Assemblee ecumeniche europee. In particolare, a Graz era venuta la proposta concreta di creare la Giornata, che il patriarca ha di fatto istituito. Anche la Cei nel 2006 ha dato vita alla Giornata per la salvaguardia del creato, che si celebra il 1° settembre”. “Oggi avere questo riferimento a livello mondiale è un elemento molto importante di unione per i cristiani ed è anche un ulteriore segnale dell’importanza del dialogo e di un percorso comune con le Chiese cristiane”, afferma l’esperto della Fondazione Lanza. “Papa Francesco richiama anche la nostra tradizione per l’impegno sul fronte del creato”, sottolinea Mascia. In questo senso, “chiamando anche alla partecipazione con azioni concrete sacerdoti, religiosi e religiose, c’invita a riscoprire la ricchezza delle nostre tradizioni culturali e la nostra identità di cattolici e cristiani sul versante della teologia della creazione”. Il Pontefice, prosegue, “ci ricorda l’importanza che ha la Parola di Dio su questi aspetti. Anche questo ci aiuterà molto a dare attuazione a questo invito, ma ci consentirà anche di contribuire, come attori credibili, alla conversione teologica che il Papa chiede”, conclude l’esperto.

Fonte: Sir
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