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Giuseppe, santo fedele

In prossimità della festa, in quest'anno speciale indetto dal Papa, varie parrocchie vivono celebrazioni e incontri, spesso sul tema del lavoro. Abbiamo sentito i parroci di tre chiese dedicate al santo

Giuseppe, santo fedele

In occasione della ricorrenza del 150° anniversario dalla proclamazione di san Giuseppe come patrono della Chiesa universale, papa Francesco ha annunciato un anno dedicato alla figura del santo, come si legge nel decreto emanato: “Ogni fedele sul suo esempio possa rafforzare quotidianamente la propria vita di fede nel pieno compimento della volontà di Dio”.

Per tale evento, come comunicato anche dal Papa, viene concessa l’indulgenza plenaria ai fedeli, alle condizioni stabilite nel decreto emesso lo scorso 8 dicembre.

Ci si prepara, quindi, a settimane di celebrazioni e momenti di riflessione e approfondimento, per ricordare il messaggio di questo grande santo, anche in riferimento a temi come la paternità e il lavoro. In occasione della festa del 19 marzo e nell’avvicinarsi a quella del 1° maggio (quando san Giuseppe viene venerato in qualità di “lavoratore”), anche nel nostro territorio si percepisce la volontà di prestare un’attenzione particolare a san Giuseppe.

Abbiamo voluto intervistare alcuni parroci di chiese che, nella nostra diocesi, sono dedicate a san Giuseppe.

Incontriamo virtualmente don Fabio Bertuola, parroco della chiesa di San Giuseppe Lavoratore di San Donà di Piave. In una breve intervista telefonica ci racconta le iniziative pensate per avvicinare il messaggio di san Giuseppe e la sua celebrazione ai fedeli, anche in un periodo come questo: “Il 1° maggio avremo una celebrazione dedicata alla memoria del santo, con la presenza del vescovo Michele Tomasi. Per vivere al meglio queste giornate, la settimana precedente volevamo inoltre realizzare alcuni incontri di preghiera, sia per riflettere sul tema del lavoro, essendo specificità della parrocchia in quanto dedicata a san Giuseppe Lavoratore, sia su tematiche legate alle problematiche economiche e lavorative, molto attuali di questi tempi”.

Ponendo l’accento su aspetti che tutti, chi più chi meno, viviamo oggi giorno riscopriamo, come ci ricorda don Fabio, il messaggio legato alla vita del santo: “Insieme recuperiamo dall’insegnamento sociale della Chiesa, le tradizioni legate al lavoro come rispetto della dimensione umana”.

Riprendiamo il nostro tour virtuale e incontriamo don Giorgio Tamai, parroco a di Pero di Breda. Qui la chiesa fu dedicata anticamente, ai tempi della sua edificazione nel 1981, a san Colombano abate, a cui la chiesa è ancora storicamente legata. Oggi tuttavia, figura tra le parrocchie del nostro territorio dedicate a san Giuseppe, al quale è dedicato anche l’asilo parrocchiale.

Ci dice don Giorgio: “Uniremo i fedeli nella celebrazione della messa dedicata a San Giuseppe come facciamo ogni anno, in aggiunta ho pensato di inserire anche un foglietto settimanale, dove è presente un richiamo all’anno di san Giuseppe. In una frase si vuole proprio ricordare come l’uomo abbia bisogno di padri; pensando a ciò e all’importanza di san Giuseppe come santo patrono ho deciso di distribuire anche una piccola bibliografia per ricordarne la vita e la storia”.

Il nostro “tour” termina città, con la parrocchia di San Giuseppe di Treviso. Dalle parole del parroco, don Matteo Gatto, scopriamo i momenti di riflessione che in questi giorni vengono dedicati al santo: “Avvicinandoci alla data di venerdì 19 e del 1° maggio, abbiamo già messo in atto alcune iniziative: in una serata che ha visto come ospite don Enrico Fusaro si è potuto riflettere sulla figura di san Giuseppe e sul suo cammino; tra le iniziative in programma saranno svolte, inoltre, due messe in presenza e una serata, la vigilia del 1° maggio, che avrà come ospite don Paolo Magoga, direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, il quale si soffermerà sulla figura di san Giuseppe e sul mondo del lavoro”.

Ricordando la vita e il significato della figura di san Giuseppe, ci soffermiamo a riflettere su quanto esso sia attuale nel mondo che stiamo vivendo e di quanto ci aiuti ad affrontare le difficoltà che vediamo di fronte a noi.

Conclude infatti don Matteo: “La figura di San Giuseppe è ricchissima di significato, che papa Francesco ha già tratteggiato in riflessioni molto interessanti. Visto, infatti, il momento attuale, va sottolineato un atteggiamento di fedeltà che tiene duro anche di fronte alle difficoltà, ma in silenzio. C’è la volontà di agire silenziosamente, per quello che è possibile. Il santo ci porta ad accettare la realtà senza sognare ma a fare ognuno la propria parte, con umiltà”. 

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