Il Papa ai circensi: "Voi fate grandi cose, siete artigiani della festa"
"La festa e la letizia sono segni distintivi della vostra identità, delle vostre professioni e della vostra vita", ha detto il Papa, che ha citato "La strada" di Fellini. “Voi avete una speciale risorsa: con i vostri continui spostamenti, potete portare a tutti l’amore di Dio"

"Voi fate grandi cose, siete artigiani della festa, della meraviglia, del bello: con queste qualità arricchite la società di tutto il mondo, anche con l’ambizione di alimentare sentimenti di speranza e di fiducia". Con queste parole il Papa ha ieri salutato circensi e fieranti, giostrai, lunaparkisti e artisti di strada, madonnari e componenti di bande musicali, che formano "la grande famiglia dello spettacolo viaggiante e popolare", ha detto Francesco salutando le migliaia di persone che hanno gremito l’Aula Paolo VI per il loro Giubileo. "Lo fate – ha proseguito – mediante esibizioni che hanno la capacità di elevare l’animo, di mostrare l’audacia di esercizi particolarmente impegnativi, di affascinare con la meraviglia del bello e di proporre occasioni di sano divertimento". "La festa e la letizia sono segni distintivi della vostra identità, delle vostre professioni e della vostra vita", le parole del Papa: "Voi avete una speciale risorsa: con i vostri continui spostamenti, potete portare a tutti l’amore di Dio, il suo abbraccio e la sua misericordia. Potete essere una comunità cristiana itinerante, testimoni di Cristo che è sempre in cammino, per incontrare anche i più lontani".
"Voi non potete immaginare il bene che fate". È il tributo del Papa al "popolo" degli itineranti, pronunciato a braccio prima di congedarsi dalle migliaia di persone presenti in Aula Paolo VI per il Giubileo dello Spettacolo Viaggiante. "È un bene che si semina", ha proseguito Francesco sempre fuori testo: "Quando suonavano le note della musica di ‘La strada’ – ha detto il Papa citando il film di Federico Fellini, uno dei suoi preferiti – pensavo a quella ragazzina che con la sua umiltà, il suo lavoro itinerante per il bello, è riuscita ad ammorbidire il cuore duro di un uomo che aveva dimenticato di piangere. Lei non l’ha mai saputo, ma l’ha fatto…". "Voi fate questo", ha detto il Papa: "Voi seminate il bene, fate tanto bene alla gente, che forse non conoscerete". La prima volta che il Papa ha citato "La strada" è stato nell’intervista concessa al suo confratello padre Antonio Spadaro, direttore de "La Civiltà Cattolica", poco dopo l’elezione al pontificato, nel settembre 2013: "‘La strada’ di Fellini è forse il film che ho amato di più. Mi identifico con quel film, nel quale c’è un implicito riferimento a san Francesco’", le parole di Bergoglio, che incontrando poi nel novembre dello stesso anno, in Vaticano, il regista argentino Pino Solanas aveva citato la celebre scena della pellicola felliniana in cui il Matto spiega a Gelsomina che "tutto quello che c’è a questo mondo serve a qualcosa", anche un sassolino. Un riferimento al tema dell’ecologia, quasi un presagio dell’enciclica del Papa sull’ambiente, "Laudato si'", pubblicata un anno fa.
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