Chiesa
stampa

Il segreto della "vita perfetta"

“Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta/ Per quanto sembri incoerente e testarda, se cadi ti aspetta / e siamo noi che dobbiamo imparare a tenercela stretta /Tenersela stretta / Che sia benedetta...”. Con questa canzone Fiorella Mannoia conquistò il secondo posto al Festival di Sanremo 2017. Eppure al di là delle classifiche discografiche, questo testo ha trovato particolare risonanza in molte persone segnate da una vita “assurda e complessa”. C’è, però, un termine che forse può sembrare paradossale, se non “assurdo”: quello che definisce la vita come “perfetta”.

Il segreto della "vita perfetta"

“Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta/ Per quanto sembri incoerente e testarda, se cadi ti aspetta / e siamo noi che dobbiamo imparare a tenercela stretta /Tenersela stretta / Che sia benedetta...”. Con questa canzone Fiorella Mannoia conquistò il secondo posto al Festival di Sanremo 2017. Eppure al di là delle classifiche discografiche, questo testo ha trovato particolare risonanza in molte persone segnate da una vita “assurda e complessa”. C’è, però, un termine che forse può sembrare paradossale, se non “assurdo”: quello che definisce la vita come “perfetta”. Nasce perciò la domanda: “Che perfezione può esserci in tante storie di sofferenza e di fragilità?” Chissà se la Mannoia lo sapeva, ma il termine “perfetto” nella Sacra Scrittura traduce l’equivalente termine greco: “teleios”, che significa: “raggiungere una meta lontana, svilupparsi completamente”. La perfezione della vita non consiste, allora, nella mancanza di errori, o nell’assenza di difetti, ma nel raggiungimento di quello che è il fine, lo scopo di tutto: l’amore. Gesù lo chiama anche “il comandamento dell'amore”, non perché ce lo impone dall'esterno come un dovere, ma perchè è la spinta interna della vita. In qualsiasi situazione tu ti possa trovare la forza dell'amore è più forte di ogni resistenza e difficoltà. E’ più forte della morte stessa, se è vera l'etimologia che fa derivare la parola “amore” da “a-mors”, “senza morte”. Ci sono storie di fragilità, che hanno raggiunto la perfezione, la completezza, nella capacità di vivere anche le situazioni più assurde come occasione di crescita, di relazioni profonde, di dono. Rimanendo sempre a Sanremo, sembra che... lo Spirito abbia soffiato con libertà e fantasia anche nell’edizione del 2019, con la canzone di Cristicchi “Abbi cura di me”: “Il tempo ti cambia fuori, l'amore ti cambia dentro/ L'amore è l'unica strada, è l'unico motore/ E' la scintilla divina  che custodisci nel cuore.../E' solo luce che brilla sull'altra faccia di una lacrima./ E' una manciata di semi che lasci alle spalle/ come crisalidi che diventeranno farfalle”. L'autore ci richiama a quella percezione profonda della vita che sa cogliere “l'altra faccia” di ogni cosa che ci capita, specialmente se dolorosa. E’ pur vero “che tutto è così fragile”, mac'è un Dio che continua ad aver cura di ogni seme della mia esistenza, perché “anche in un chicco di grano si nasconde l'universo.../ la vita è l'unico miracolo a cui non puoi non credere. Perché tutto è un miracolo tutto quello che vedi...”. E cogliendo un ultimo frammento di luce dalla canzone di una donna schiacciata dal dolore, anche ciascuno di noi possa dire: “Grazie alla vita che mi ha dato tanto!” (Violeta Parra).

Tutti i diritti riservati
Il segreto della "vita perfetta"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento