Imparare ad essere umili
Ciò che tante volte ci manca è "l'umiltà". Il termine stesso, derivante dal latino "humus", terra, ci riporta alla verità di noi stessi. Ma, lungi dal favorire un senso di inferiorità, l'umiltà è la capacità di abitare con serenità la propria esistenza, riconoscendola nei nostri lati positivi e accettandone i limiti.

"In punta di piedi non ci si regge a lungo, camminando a grandi passi non si va lontano. Chi si mette in mostra non splende, chi si gloria non è illustre, chi si vanta non emerge, chi si identifica con le proprie opere non dura" (Lao- Tzu).
Non solo il saggio cinese, ma anche san Paolo ci ricorda: "Non valutatevi più di quanto è conveniente valutarsi, ma valutatevi in modo da avere di voi stessi, una giusta valutazione" (Romani 12,3).
Detto con una parola sola, ciò che tante volte ci manca è "l'umiltà". Il termine stesso, derivante dal latino "humus", terra, ci riporta alla verità di noi stessi. Ma, lungi dal favorire un senso di inferiorità, l'umiltà è la capacità di abitare con serenità la propria esistenza, riconoscendola nei nostri lati positivi e accettandone i limiti che non sempre è possibile superare...L'umile gioisce di tutto, perché avverte che tutto è dono. L'umile vive nella gratitudine perché in tutto ciò che riesce a conseguire nella vita sa riconoscere non solo le sue capacità, ma anche l'apporto di tante altre persone. Se guardiamo bene alla nostra vita non finiremo mai di dire come Maria: "L'anima mia magnifica il Signore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva".
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