La Pasqua di don Sante nel suo amato Cile
Tra domenica e lunedì la morte improvvisa del missionario fidei donum don Sante Dal Tin. I funerali mercoledì 13 luglio a Talca, dove don Sante viveva fin dal 1955.

La Pasqua di padre Sante Dal Tin: così il sito internet della Conferenza episcopale del Cile annuncia la morte improvvisa, avvenuta nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 luglio a Talca, in Cile, di don Sante, 85 anni, missionario fidei donum in Cile dal 1954. Don Sante, nato a Fontanelle il 10 settembre 1930, ordinato sacerdote nel 1954, ha trascorso tutta la sua vita sacerdotale in Cile.
Appena un anno fa don Sante era tornato a Treviso, dove intendeva trascorrere la sua vecchiaia, dopo aver salutato gli amici cileni durante una messa presieduta dal vescovo di Talca, mons. Horacio Valenzuela, che lo ha ringraziato “per tutto il bene che ha fatto nella nostra chiesa”.
Ma la nostalgia lo ha fatto tornare nel paese sudamericano pochi mesi dopo.
Il rilievo dato alla notizia dal sito internet della Conferenza episcopale cilena è segno di quando don Dal Tin fosse conosciuto e apprezzato nel paese latinoamericano. Qui, del resto era giunto nel lontano 1955, 61 anni fa, qualche mese dopo la sua ordinazione sacerdotale. Ha ricoperto in questi decenni numerosi incarichi pastorali nelle parrocchie e in Diocesi. Ormai malato, ha deciso di trascorrere in Cile anche l’ultimo periodo della sua vita, riuscendo ad essere un punto di riferimento per i fedeli che si recavano al santuario di San Francesco a Pompeya.
La messa esequiale si terrà domani, mercoledì 13 luglio, alle ore 15, nella cattedrale di Talca. Per la nostra diocesi sarà presente mons. Paolo Cargnin, parroco di Salzano, che è stato “fidei donum” a Talca negli anni Novanta e che al suo arrivo in Cile era stato accolto proprio da don Sante. A Treviso il vescovo, mons. Gianfranco Agostino Gardin, presiederà una messa di suffragio giovedì 14 luglio alle 9.30, nella chiesa del Seminario vescovile, proprio in occasione dell’incontro che ogni anno viene organizzato con i missionari che trascorrono il periodo estivo nella propria terra d’origine.
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