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Route Agesci, presenza record dal Veneto e dalla nostra diocesi

Sono oltre un migliaio  i giovani, rover  e scolte, tra i 16  e i 21 anni, che dal nostro territorio parteciperanno alla Route nazionale dell’Agesci, che si svolge dal 1° al 10 agosto a San Rossore (Pisa), sul tema "Strade di coraggio... diritti al futuro!".

Parole chiave: route 2014 (5), scout (86), agesci (52)
Route Agesci, presenza record dal Veneto e dalla nostra diocesi

Prendere in mano la propria vita, insieme ad altri compagni di strada, con coraggio e determinazione, per diventare protagonisti del cambiamento e costruire il proprio futuro e quello dell’Italia. E’ l’obiettivo che ha spinto l’Agesci nazionale a scegliere il tema della Route 2014, “Strade di coraggio - Diritti al futuro”.

I numeri. Trentamila i giovani dai 16 ai 21 anni che parteciperanno da tutta Italia, di cui 5.369 ragazzi e capi veneti, accompagnati dai loro assistenti ecclesiastici. L’evento si svolgerà in due momenti: un grande campo fisso al Parco di San Rossore in provincia di Pisa dal 7 al 10 agosto, preceduto da 465 campi mobili in tutte le Regioni d’Italia. Oltre un migliaio i partecipanti dalla nostra diocesi: si va dai 450 (400 giovani e 50 capi) della zona di Treviso, ai 317, provenienti da 12 gruppi, della zona di Scorzè, ai 285 dalla zona di Castelfranco. Il nostro territorio ospiterà, inoltre, diversi campi mobili, che costituiscono la prima parte dell’evento, dal 1° al 5 agosto, esperienze preparate dai gruppi ospitanti che accoglieranno scout provenienti dalle altre regioni d’Italia. Otto le route mobili in provincia di Treviso, con quasi 500 ragazzi ospiti che, zaino in spalla e scarponi ai piedi, percorreranno strade di pianura e di montagna; dieci quelle che si svolgeranno nel territorio veneziano, per 700 ragazzi: 4 di queste saranno ospitate da quattro gruppi della zona di Scorzè (Zero Branco, Salzano, Zianigo e Noale). Tutti insieme, poi, il 6 agosto, confluiranno in punti di ritrovo e partiranno per San Rossore, dove avranno modo di condividere le esperienze vissute lungo tutto l’anno sul tema del coraggio. Negli ultimi mesi, infatti, i giovani Rover e Scolte sono stati chiamati a incontrare e sperimentare realtà di coraggio presenti sul territorio e a tradurle in una testimonianza concreta.

Azioni di coraggio. Nella zona di Scorzè, ad esempio  i gruppi gemellati di Maerne e Robegano hanno scelto di sperimentarsi in azioni di servizio cercando “il coraggio di liberare il futuro”. Alla domanda “Cosa non vorresti mancasse nel futuro tuo e degli altri?” è nata la scelta di “adottare” una persona e donarsi con azioni di servizio.  
Il clan “Il germoglio” del gruppo Zianigo 1 ha scelto di percorrere la “strada” della “forza di ricominciare”. Ogni domenica i ragazzi del clan hanno vissuto il momento del pranzo presso la realtà del Villaggio Solidale di Mirano. Un modo per incontrare e condividere le fatiche di chi ricomincia la propria vita dopo grandi difficoltà. Nella zona di Mestre il clan del gruppo Marcon 1, cercando “il coraggio di essere cittadini” ha percorso la non facile strada dell’incontro con gli ospiti della struttura Emmaus di Treviso, che ospita uomini, le cui vicende di vita li hanno portati sull’orlo del baratro, e donne immigrate sole. A Treviso sono state promosse anche delle serate di sensibilizzazione, come quella del gruppo Treviso 3 sul tema dei “senza fissa dimora”, altri hanno provveduto a pulire luoghi da riqualificare, come i gruppi Treviso 1 e Treviso 6 a villa Margherita, al centro di un progetto di riutilizzo. “I rover e le scolte – raccontano i responsabili regionali dell’Agesci veneta Barbara Battilana e Mauro Montagner - in questi mesi ci hanno stupito per la loro capacità di riflettere sulla realtà in cui vivono e per operare qualche piccolo miglioramento. Hanno incontrato le amministrazioni locali, alcuni testimoni coraggiosi presenti nel nostro territorio e hanno dato testimonianza che i giovani non sono indifferenti alla realtà che li circonda, ma vogliono essere attori e protagonisti del loro futuro. Il loro entusiasmo e la loro voglia di “sporcarsi le mani” hanno contagiato anche noi capi, che con gioia li abbiamo accompagnati in questo percorso iniziato due anni fa”.

Il campo fisso. Nella “città delle tende”, a San Rossore, i ragazzi confronteranno le proprie esperienze nei laboratori. Molti i temi individuati: lavoro, finanza, solidarietà tra i popoli, territori e generazioni, giustizia e legalità, economia, famiglia, servizio civile, coesione sociale, scuola, educazione, università, ricerca e tecnologia, comunicazione e relazioni, immigrazione ed emigrazione, ambiente.

Leggendo l’Apocalisse. La Route è anche un cammino di fede che sarà ritmato dalla lettura e dall’incontro con il libro dell’Apocalisse: la Rivelazione di Dio a ciascuno di noi oggi. Per essere coraggiosi è necessario incontrare il Signore Gesù. Solo chi l’ha incontrato ha scoperto una parola di felicità per la propria vita.

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