Un viaggio-studio a Roma per i catechisti della diocesi di Treviso
Il 18 e 19 febbraio prossimi l'ufficio diocesano per l'Annuncio e la Catechesi di Treviso organizza un viaggio a Roma per celebrare la ricorrenza dei cento anni di fondazione della Commissione per l'insegnamento della Dottrina Cristiana, avvenuta ad aprile 1923, per volontà del Vescovo Longhin.

Il 10 aprile 1923 veniva costituita in Diocesi, su iniziativa del Vescovo Longhin, la “Commissione per l’insegnamento della Dottrina Cristiana”. Dopo aver celebrato il Congresso catechistico diocesano e alla luce degli incontri avuti durante le visite pastorali, il Vescovo dell’epoca, realizza quello che oggi chiameremmo un atto di “discernimento pastorale”.
L’incontro con la realtà diocesana e l’ascolto delle situazioni concrete fa emergere le grandi potenzialità catechistiche e le ricchezze presenti in diocesi, ma mette in rilievo anche alcuni problemi e criticità.
Nell’atto del Vescovo, con il quale si istituisce la suddetta commissione, è infatti possibile rintracciare i motivi di gratitudine per l’ampio sforzo che molti presbiteri, parroci e catechisti mettono in atto per la diffusione del Vangelo e per l’istruzione religiosa dei bambini. Il Vescovo sottolinea e loda a più riprese lo sforzo, l’impegno e i sacrifici di molte persone in questo ambito cruciale della missione della Chiesa.
Allo stesso tempo, egli riconosce che con un buon metodo didattico e un maggior ordine, l’insegnamento del catechismo potrà ottenere risultati maggiori e si potranno “trarre i massimi vantaggi dai sacrifici” profusi.
Da qui l’esigenza di costituire un organismo diocesano capace di “organizzare” gli sforzi per insegnare la Dottrina Cristiana. Questo organismo, che prende il nome di Commissione della Dottrina Cristiana, è l’avo dell’ufficio diocesano per l’Annuncio e la Catechesi della nostra diocesi.
Il linguaggio e il vocabolario dell’epoca non devono trarre in inganno. Non si tratta, oggi, di ritornare a forme di “insegnamento del catechismo” che risulterebbero aliene all’attuale contesto culturale ed ecclesiale e particolarmente distanti dalle intuizioni che la riflessione catechetica suggerisce alla prassi catechistica e iniziatica. E’ però prezioso rilevare alcune “salutari attenzioni” che possono ispirare la missione di annuncio e di catechesi nel nostro tempo.
La prima attenzione è costituita dallo sguardo pastorale e dal servizio di discernimento del Vescovo Longhin. L’esercizio del suo ministero si è concretizzato in una capacità di rilevare le perle della prassi catechistica e di chiamare per nome i cantieri di lavoro. A questi ultimi ha dato una risposta concreta, con l’istituzione della Commissione.
La seconda attenzione è duplice ed è rappresentata da uno sforzo di “creare comunione” nella Chiesa diocesana e di “facilitare” il compito di parroci e catechisti. L’intento è quello di organizzare in maniera armonica la prassi e di offrire alle parrocchie un sostegno e un accompagnamento nella missione.
A 100 anni dall’aprile 1923 l’ufficio diocesano per l’Annuncio e la Catechesi sta offrendo alla diocesi la possibilità di conoscere gli ambiti di impegno che oggi lo vedono all’opera. Alcune serate dedicate all’iniziazione cristiana, alla catechesi con le persone disabili, al rapporto tra catechesi e Bibbia hanno caratterizzato i mesi scorsi.
Per celebrare questa ricorrenza, il 18 e 19 febbraio, un viaggio-studio a Roma accompagnerà i catechisti al luogo in cui Longhin fu ordinato vescovo, mentre era papa un altro trevigiano, Giuseppe Sarto, Pio X. Questo viaggio sarà l’occasione per interrogarsi su alcune questioni cruciali del nostro tempo: l’eredità del cristianesimo e la trasmissione della fede nel nostro tempo, l’importanza della testimonianza della vita cristiana, la capacità di ascolto delle domande dei bambini e dei ragazzi. Non mancheranno poi le occasioni per gustare la “grande bellezza” della città eterna.
Visitando il sito dell’ufficio sarà possibile reperire le informazioni dettagliate del viaggio - studio e procedere all’iscrizione.
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