Italia

Medico, scrittore, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane dal 1998 al 2006, era nato a Roma il 3 giugno 1928. Era erede di una stirpe gloriosa di studiosi e rabbini italiani, nipote di Dante Lattes e discendente di Samuel David Luzzatto (Shadal).

Prima in Italia, l’Università di Padova sta per avviare una sperimentazione su vasta scala che, per la diagnosi sul Covid-19, utilizza il test salivare al posto del tampone orofaringeo. Interesserà inizialmente i circa ottomila dipendenti tra docenti e amministrativi e, nell’intento dei responsabili dell’Ateneo, partirà prima del ritorno delle lezioni in presenza. La prospettiva è quella dell'auto-screening di massa.

“Tutti sapevano, ma non si è riuscito a percepire quel che stava per succedere. In un piccolo centro dove tutti sanno davvero tutto, la cosa sconvolgente è che nessuno è riuscito a intervenire. Stiamo costruendo una società estremamente individualista”. Lo dice al Sir Tonino Cantelmi, psichiatra, professore di Cyberpsicologia all’Università europea di Roma e presidente dell’Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici (Aippc), commentando la morte del giovane Willy Monteiro, sabato notte a Colleferro (Rm).

Le parrocchie erano state incluse tra i possibili beneficiari delle detrazioni del 110% per le ristrutturazioni. Ora non compaiono più nei decreti attuativi del Decreto Rilancio. Solo il Parlamento può trovare una soluzione

“Storico giorno, per Genova, per la Liguria e per l’Italia intera”, ieri, lunedì 3 agosto, “per l’inaugurazione del Ponte ‘Genova- San Giorgio’ al termine di soli 15 mesi di lavoro”. Lo sottolinea una nota dell’arcidiocesi di Genova, che evidenzia come “la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento abbia significato il plauso dell’intero Paese per quanto è stato compiuto”.

“Il Governo, qualora venisse confermata qui alla Camera, si atterrà” alla “indicazione temporale” relativa alla risoluzione approvata ieri al Senato che “propone il 15 ottobre” come data per la proroga dello stato di emergenza. Lo ha affermato nell’aula della Camera, mercoledì scorso, il presidente Giuseppe Conte, presidente del Consiglio.

Non mancano situazioni preoccupanti, come quelle emerse a Treviso martedì 28 luglio. I casi riguardano, rispettivamente, alcuni ospiti dell’ex caserma Serena, un’infermiera dell’unità operativa di Malattie infettive del Ca’ Foncello (risultata positiva nell’ambito dei controlli effettuati a seguito della positività di un suo contatto stretto, sintomatico) e un operatore di un centro disabili.

In tutto sono 16 i nuovi positivi nella notte (4 a Padova, 3 a Venezia e 2 a Treviso). Il numero totale degli attuali contagiati in Veneto è di 685 (22 a Padova, 94 a Venezia e 90 a Treviso). Semrpe nella notte, zero decessi e un ricoverato in meno in area non critica. In tutta la regione ci sono 2 ricoverati in terapia intensiva e 30 in area non critica (3 al ca' Foncello).

I positivi nella regione sono risaliti a 643. Tra questi, 200 in provincia di Padova, 87 nella Marca trevigiana, 83 in provincia di Venezia. Ben 2.180 sono le persone in isolamento domiciliare in tutto il Veneto, anche se solo 25 con sintomatologia. 35 i ricoverati in area non critica (di cui 3 al Ca’ Foncello di Treviso), 2 in terapia intensiva. Nel mese di luglio, i positivi sono saliti di oltre 200 unità. Nella maggioranza dei casi i contagi sono partiti da persone che erano state all'estero.

Il provvedimento viene da lontano. Il Forum delle associazioni familiari si batte per l’assegno unico da anni, con una tenacia che non è mai venuta meno di fronte ai continui rinvii e alle promesse non mantenute. Adesso la misura viene a inserirsi nella strategia complessiva che il Governo ha recentemente elaborato nel cosiddetto Family Act, di cui l’assegno rappresenta uno dei pilastri principali.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferendo in Parlamento ha ricordato le misure principali che restano in vigore. Tra queste ha sottolineato l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi; il rispetto del distanziamento e il divieto di assembramenti; le sanzioni penali per chi vìola l'obbligo di quarantena; l'obbligo di rispettare il protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro.

«Il problema – spiega il presidente del Veneto, Luca Zaia – è che, dal 1° luglio a oggi, abbiamo avuto 28 nuovi casi di positività, 15 dei quali legati a cittadini stranieri tornati in Veneto dall’estero o a italiani tornati a casa dopo un viaggio all’estero. Non possiamo permetterci, dopo quattro mesi di sacrifici e con una situazione tutto sommato tranquilla, di tornare ad avere l’epidemia perché la importiamo».

“A metà 2020 il quadro economico e sociale italiano si presenta eccezionalmente complesso e incerto. Al rallentamento congiunturale del 2019 si è sovrapposto l’impatto della crisi sanitaria e, nel primo trimestre, il Pil ha segnato un crollo congiunturale del 5,3%; i segnali più recenti includono: inflazione negativa, calo degli occupati, marcata diminuzione della forza lavoro e caduta del tasso di attività, una prima risalita dei climi di fiducia”. È la fotografia offerta oggi dal Rapporto annuale 2020, presentato oggi a Roma, a Montecitorio.

Sì a proseguire i tamponi, prudenza nei comportamenti – distanziamento fisico, lavaggio delle mani, mascherina -, meglio evitare ancora gli aerei e attenzione alla pulizia di ristoranti e alberghi. Immuni privilegia la privacy alla sicurezza. Le pandemie sono destinate ad essere un tratto della contemporaneità. Parla il consigliere del ministro della Salute che sottolinea l’urgenza di ripensare e rafforzare il sistema sanitario nazionale, “una tra le nostre risorse più preziose”.

“Continuiamo a fare il nostro lavoro come sempre. Chi aveva intenzione di intimidirci anche stavolta ha ottenuto l’effetto contrario. Io sono già in ottime mani da tempo e sono tranquillo”. A parlare è Nello Scavo, giornalista di Avvenire, autore di numerose inchieste sulle rotte dei migranti nel Mediterraneo per le quali è sotto scorta dal 18 ottobre scorso. Sabato 27 giugno ha ricevuto le ennesime minacce, stavolta via Twitter, dall’ex direttore dell’ufficio del primo ministro di Malta Neville Gafà.

Sono alcuni dei dati che emergono dalla seconda rilevazione nazionale condotta dal 3 al 23 giugno da Caritas italiana, attraverso un questionario strutturato destinato ai direttori e responsabili delle Caritas diocesane. Non tutte le Caritas interpellate hanno quantificato con precisione le persone  accompagnate e sostenute da marzo a maggio, che comunque, dalle risposte parziali pervenute, risultano quasi 450.000, di cui il 61,6% italiane.

L’Istituto zooprofilattico sperimentale della Venezie (IZSVe) ha sequenziato l’intero genoma del virus SARSCoV-2 responsabile dei casi di Covid-19 in Veneto. Tutti i campioni italiani B1 presentano una mutazione (D614G) a livello della proteina spike, la proteina che permette al coronavirus di infettare le cellule umane.

Il totale, da inizio epidemia, sale a 1.987. Si registra anche un nuovo (unico) paziente positivo in terapia intensiva, dove ci sono ancora anche 12 pazienti negativizzati. Diminuisce di due unità, invece, il numero in area non critica: 36 i positivi ricoverati, 222 i negativizzati. In Italia meno di 200 ricoverati in terapia intensiva.

Così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, che precisa: “Non solo: un provvedimento in grado di ridare fiducia ai nuclei familiari con figli, di far ripartire la natalità e rilanciare il Paese dovrebbe essere sostenuto anche da parti sociali, associazioni, banche, imprese perché il nostro Paese ha urgente bisogno di politiche familiari finalmente concrete e importanti".

Le forze d'opposizione non vogliono dare sponde a Conte in un momento in cui intorno alla ricostruzione e, in particolare, al “tesoretto” in arrivo dall'Europa, si stanno ridefinendo posizioni e alleanze per il futuro. Del resto si tratta di un'occasione storica per tornare a investire in grande progetti e infrastrutture, dopo molti anni di stasi che hanno indebolito economicamente e socialmente il Paese ben prima dell'esplosione del Covid.

Lo si apprende da fonti del Quirinale. Una scelta simbolica quella del capo dello Stato, visto che la cittadina del padovano e' stata 'epicentro' della pandemia da Coronavirus in Italia e tra i primi focolai che hanno determinato la decisione istituire zone rosse all'inizio nel Nord Italia essendo uno dei territori piu' colpito assieme a Codogno.

 “È un provvedimento – ha dichiarato la ministra Lucia Azzolina – nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l’anno scolastico in corso. Il testo è stato migliorato durante l’iter parlamentare grazie al lavoro responsabile della maggioranza di governo. Con l’obiettivo di mettere al centro gli studenti e garantire qualità dell’istruzione. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola, in presenza e in sicurezza”.