Foibe, celebrato il Giorno del Ricordo
Il presidente del Senato Grasso si è recato alla foiba di Basovizza. le dichiarazioni di Zaia e Muraro.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha preso nettamente le distanze, commemorando a Basovizza, vicinoo a Trieste le vittime delle foibe, dalle ''tesi riduzioniste'' e dagli ''imbrattatori pazzi''. ''Non possiamo permetterci che vengano vandalizzati i luoghi del ricordo'' ha detto, aggiungendo che e' necessario far memoria del ''sacrificio di chi ha perso la vita e soffri'''. E di questo, ha proseguito, deve rimanere ''traccia indelebile''. Il presidente del Senato ha ricordato altresi' ''il dolore della minoranza slovena e di quella croata''.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha affermato: “Nel giorno del ricordo, il nostro pensiero va alle tante vittime di un orribile eccidio come quello delle foibe. Dietro i tanti visi di migliaia e migliaia di morti innocenti, ci sono le silenziose storie (colpevolmente innominate per anni) di famiglie distrutte, figli ammazzati, giovani trucidati. La giornata del ricordo deve rafforzare la certezza che certi orrori non si ripetano mai più”.
A Treviso il Giorno del ricordo è stato vissuto sabato 8 febbraio nell’auditorium del Sant’Artemio, in collaborazione con l’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Presenti all’incontro oltre al presidente della Provincia, Leonardo Muraro anche il vice presidente della Provincia di Treviso, Floriano Zambon, l’assessore alla cultura del Comune di Treviso, Luciano Franchin, la prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu. Tra gli interventi, Luigi Costanzo - Presidente Ass.ne Naz.le Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato provinciale di Treviso, Arturo Pellizzon - Presidente Gruppo studi storici e sociali Historia, Pordenone, Guglielmo Cevolin Coordinatore LiMes Club Pordenone-Udine-Venezia. Presenti come pubblico gli studenti della scuole superiori di Treviso. “E dovere delle istituzioni portare avanti iniziative come queste, perché è fondamentale non solo ricordare ma anche capire le tragedie della storia. E’ giusto fare un’approfondita riflessione su questi fatti storici, per poter evitare che succeda nuovamente in futuro. Si deve partire proprio dai giovani per far loro conoscere e capire. La storia ci ha portato altri drammatici esempi di eccidi di massa, come quello in Armenia nel 1915, ma anche quello in Darfur più vicino a noi negli anni 2000, ed altri ancora, purtroppo. Bisogna apprendere dalla storia per cercare di non replicare gli stessi sbagli”, ha detto il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro.
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