Sbarchi, nuova tragedia. Ma l'Italia è sempre sola
Per il Centro italiano rifugiati l’Italia non riuscirà a portare a casa molto dal semestre di presidenza europea che si apre domani. “Gli altri paesi sono contrari a ogni tipo di solidarietà intracomunitaria. Zaia prende implicitamente le distanze da Salvini.

Sarà una “battaglia politicamente difficilissima”. Nonostante la nuova tragedia del mare registrata in queste ore e l’arrivo in pochi giorni di circa cinquemila migranti sulle nostre coste, l’Italia non riuscirà a far passare in Ue la linea di un’europeizzazione dell’accoglienza dei migranti. A sottolinearlo è il direttore del Cir, Christopher Hein alla vigilia dell’apertura del semestre europeo di presidenza italiana. Una convinzione pessimistica che nasce dall’analisi del documento conclusivo del consiglio d’Europa di venerdì scorso. “Nel testo- spiega Hein -la parola ‘Mare nostrum’ non viene proprio menzionata né si parla di salvataggi in mare. Si parla genericamente di studiare a lungo termine se eventualmente Frontex possa diventare un sistema europeo di polizia di frontiera. Ma non c’è nulla sulla situazione attuale. A un certo punto viene menzionato Eurosur, il sistema di sorveglianza delle frontiere, che prevede un impiego di tecnologia integrata e satellitare. Ma anche qui di un’europeizzazione del salvataggio in mare non c’è traccia. Tutto ciò che il governo italiano aveva proposto, quindi, non è stato approvato, sono certo che si tenterà di tornare sulla questione durante il periodo di presidenza italiana ma per il momento è una doccia fredda che non lascia spazio a nessun ottimismo”.
Intanto è approdata nel porto di Pozzallo la nave Chimera della Marina Militare con 353 migranti che erano a bordo del peschereccio sul quale sono stati trovati una trentina di cadaveri. L'arrivo degli altri profughi che si trovano ancora sulla nave Grecale, e del barcone con le vittime, è previsto per domani a mezzogiorno. I decessi sono avvenuti probabilmente per asfissia e annegamento.
Arriva anche il commento del presidente della Regione Luca Zaia, che sembra almeno in parte distanziarsi dai toni e dai contenuti del segretario del suo partito Matteo Salvini: “Da mesi i predatori del mare la fanno da padroni continuando a non rispettare le regole e mettendo a repentaglio la vita di migliaia di mamme, bambini e anziani. Questo è vergognoso e impone una riflessione profonda, ma che non aspetti le calende greche per intervenire. È fondamentale aiutare queste popolazioni a casa loro e risolvere il problema curandone le cause e non pensare che basti intervenire sulle conseguenze. L’Europa, invece, tratta il nostro Paese come un bambino viziato e cerca di rabbonirlo con scuse e false carezze come si fa con l’ingenuo degli ingenui. Serve una rapida e decisa inversione di tendenza perché la situazione è insostenibile e rischia di mettere in difficoltà territori e comunità. Voglio ringraziare – conclude il Governatore – le nostre autorità che controllano le nostre coste e tutte quelle persone che lavorano all’interno dei Cie perché quotidianamente devono affrontare e gestire situazioni di emergenza. Serve una terapia schock per evitare delle tragedie come quelle di oggi, dietro le quali ci sono dei veri e propri drammi umani”.
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