80 le vittime e più di 300 i feriti dell'attentato terroristico di questa mattina a Kabul. Il pontefice esprime le sue più "sentite condoglianze", mentre una fonte di AsiaNews affida la responsabilità agli occidentali.
Mondo
Si è conclusa la riunione tra i più potenti capi di Stato mondiali. Gli esiti concreti non sono molti come, d'altronde, ci si aspettava. Sul piano dei contenuti, la spaccatura fra l’attuale amministrazione americana e gli altri partecipanti si è resa sui temi del cambiamento climatico globale e delle politiche energetiche. Trattata anche la delicata tematica del terrorismo.
Il 26 e 27 maggio si svolge nella città siciliana il vertice G7 con i leader di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. I morti di Manchester e quelli nel Mediterraneo chiedono risposte convincenti ed efficaci. Ma si parlerà anche di commerci, difesa, Isis e Siria. Mattarella e Gentiloni faranno gli onori di casa.
Il pontefice ha concesso oggi al presidente americano un'udienza privata. "E' un onore molto grande" le parole del leader Usa. E dopo lo scambio tradizionale dei doni si inizia a parlare di pace.
Il Paese rimane “unito di fronte al male”. "L'oscurità del male non ci travolgerà". Reagiscono i leader religiosi al terribile attacco terroristico di Manchester che ha provocato la morte di 22 persone. Tra le vittime purtroppo anche bambini e adolescenti, accorsi in migliaia per partecipare al concerto di Ariana Grande. Cattolici, anglicani, musulmani ed ebrei. Unanime la condanna di ogni violenza.
"Il nuovo presidente si è affacciato sulla vita politica abbastanza recentemente. Sappiamo che ha grandi capacità. Ciò che preoccupa è che dovrà fare i conti con una Francia molto divisa". L'analisi di Dominique Quinio, presidente delle Settimane Sociali di Francia (SSF), al voto che ha portato Emmanuel Macron all'Eliseo. "Chi ha votato Macron ha detto che lo ha fatto per ridonare alla Francia l’ottimismo.
In particolare è coinvolto il dipartimento di Ñeembucú, dove è stato dichiarato dal Parlamento lo stato d’emergenza. Coinvolti anche il Vicario generale e il Cancelliere vescovile rientrati ieri dal paese sudamericano. La cooperatrice Germana Gallina: "L'acqua continua a salire”.
La Corea del Nord crede che finché avrà la bomba e minaccia di usarla non sarà attaccata dagli altri Paesi. E la storia, finora, le sta dando ragione. Ma la questione più grossa è la messa in discussione del predominio Usa nel Pacifico; non più scontato, non più così forte.
"Elezione dopo elezione, il numero dei francesi arrabbiati va aumentando progressivamente. Macron deve assolutamente trovare delle risposte a questa sofferenza". Intervista a Guillaume Goubert, direttore del quotidiano cattolico "La Croix", all'indomani della prima tornata elettorale che porterà al ballottaggio Marine Le Pen ed Emmanuel Macron. Analisi del voto dei cattolici praticanti, che si sono espressi in maggioranza per Fillon.
Dopo il terribile attentato che ha sconvolto "l'avenue più bella del mondo", come amano definirla i parigini, la Conferenza episcopale francese sorrolinea il lavoro delle forze dell'ordine. E aumenta la paura in vista delle elezioni presidenziali.
Il "sultano" vince, fra le proteste, la prova elettorale di domenica 16 aprile. Passa la riforma che concentra nelle mani del presidente il potere esecutivo e alcune prerogative del parlamento. Secondo il politologo dell'Università Cattolica "vengono meno i contrappresi democratici". Preoccupazione anche per il ruolo di Ankara negli scenari internazionali.
“È un dramma. Davanti a fatti del genere non ci sono altre parole. Solo preghiera e speranza”. Con voce rotta dall’emozione a parlare è mons. Adel Zaki, vicario apostolico di Alessandria d’Egitto per i cattolici di rito latino. Circa il viaggio di Papa Francesco in Egitto, previsto il 28 e 29 aprile prossimi, mons. Mina si dice convinto che “non sia a rischio. Le misure di sicurezza saranno altissime e sono certo che tutto avverrà senza alcun problema”.
“Si erano preparati nel digiuno a celebrare i sacri misteri, e pregando e lodando con tutto il cuore, nel momento del martirio sono passati, attraverso il dolore, alla gioia gloriosa della Resurrezione”: così Papa Tawadros, patriarca della Chiesa copta ortodossa, scrive in un messaggio inviato a Anba Paula, vescovo copto ortodosso di Tanta e letto durante le esequie delle 29 vittime della strage, compiuta dall’Isis, di ieri nella chiesa di san Giorgio nella cittadina a circa 100 km a nord del Cairo.
La vicenda del “gravissimo attacco chimico a Idlib deve essere approfondita per accertarne le responsabilità” e il bombardamento successivo voluto dal presidente Usa Trump “credo sia stato uno sbaglio strategico”. A dichiararlo monsignor Jean-Clement Jeanbart, arcivescovo greco-melkita di Aleppo
Le autorità parlano, al momento, di almeno quattro morti e di circa 15 feriti. Spiega padre Emanuelson: "Le chiese, anche quelle che di solito sono chiuse, sia luterane sia cattoliche, vengono aperte “perché la gente abbia un posto per parlare, trovare un caffè, pregare. Le chiese sono questi punti di riferimento”.
“È guerra. È strage su strage. La guerra è il volto del male. Fermare la violenza è compito della comunità internazionale. È compito di tutti. Si risparmino vite umane e si garantiscano aiuti umanitari. Da Assisi si leva il grido di preghiera per tutti coloro che in questo momento stanno soffrendo.
Dal 2014 al 2015 il numero dei cattolici battezzati nel mondo è passato da 1.272 milioni a 1.285 milioni, che rappresentano il 17,7% della popolazione totale. La dinamica è però diversa da continente a continente. In Africa, infatti, l’incremento è stato del 19,4%, a fronte di una situazione di sostanziale stabilità in Europa.
Resiste per un soffio la roccaforte andina della sinistra, dopo i dieci anni della presidenza Correa. I commenti del caeranese Bepi Tonello e di Damiano Scotton, originario di Camposampiero.
Dura condanna oggi di Papa Francesco, al termine dell'udienza, all'attacco chimico avvenuto ieri a Idlib le cui responsabilità vengono rimpallate dal regime e dai ribelli. Da Damasco interviene il nunzio apostolico, il cardinale Mario Zenari, che dice: "È ora di dire basta. La comunità internazionale deve intervenire. Essa ha i mezzi per accertare le responsabilità e vedere la verità dei fatti. Deve metterli in atto per fermare questa violenza. I responsabili vanno trovati perché ne rendano conto".
“Profondo dolore”. È quanto esprime a nome di tutti i vescovi cattolici della Russia monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca, in seguito alla strage di ieri nella metropolitana di san Pietroburgo.
La causa scatenante della manifestazione è tutta politica e sta nel progetto di legge di modifica della Costituzione per consentire all’attuale presidente conservatore Horacio Cartes la ricandidatura alle Presidenziali del 2018. Testimonianze da San Juan Bautista, dove vivono i nostri missionari fidei donum.
“Da quando vivo qui - racconta il rappresentante del Cesvitem Attilio Salviato - non avevo mai visto nulla del genere. Era dalla catastrofica alluvione del 1998 che non cadeva così tanta pioggia sulla città. Per una settimana siamo stati sommersi a ripetizione da vere e proprie valanghe d’acqua".
I leader europei nella sala degli Orazi e Curiazi hanno sottoscritto la "Dichiarazione di Roma". Un testo per rilanciare nei prossimi 10 anni l'integrazione europea. Il premier italiano Gentiloni: "Dobbiamo restituire fiducia ai nostri concittadini". Il polacco Tusk avverte: distruggere la pace e la democrazia "è facile, ci vuole un attimo". E il presidente Tajani promette: "Controlleremo perché gli impegni presi diventino realtà".
Restano drammatiche le notizie provenienti dal Sud Sudan. Pubblichiamo questa testimonianza, che ci giunge dal dottor Giovanni Putoto, medico trevigiano e responsabile programmazione del Cuamm, e dal collega Giovanni Dall'Oglio, di ritorno da una missione nel paese africano.
Il sindaco della capitale britannica ha indetto per oggi una veglia a Trafalgar Square. Le parole di sdegno e gli inviti alla preghiera dell’arcivescovo cattolico e del leader della Comunione anglicana. La premier Theresa May fa il punto sulle indagini alla House of Commons. Parla una suora cattolica che lavora in arcivescovado e della segretaria della “London Islamic Cultural Society”.
“I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti nell’incidente di Westminster questo pomeriggio”. È la primissima reazione dei vescovi di Inghilterra e Galles all’attacco di questo pomeriggio a Londra alla sede del Parlamento britannico, a Westminster.
Giovanni Putoto, spresianese d'origine e responsabile della programmazione di Medici con l’Africa Cuamm, è appena tornato dal paese africano in ginocchio nella morsa di guerra e fame.
I liberali Vvd del premier uscente Rutte si confermano primo partito, buon risultato del Pvv dello xenofobo di ultradestra Wilders, che però non sfonda nell'elettorato con le sue proposte anti-Ue. Bene i cristiano democratici, i liberali di sinistra e i verdi. Altissima affluenza alle urne.
"Serve una coscienza mondiale più forte che si renda conto che l'umanità è in pericolo. Bisogna agire prima che sia troppo tardi. Dare cibo è assolutamente necessario però bisogna lavorare sulle cause dei conflitti". Così Michel Roy, segretario generale di Caritas internationalis commenta l'allarme dell'Onu: il mondo sta vivendo la peggiore crisi umanitaria dal 1945. A rischio 20 milioni di persone, che non hanno cibo a sufficienza a causa della carestia. Gli effetti peggiori sono in Sud Sudan, Somalia, Yemen e Nigeria.
Dal 6 al 10 settembre il Santo Padre visiterà le città di Bogotá, Villavicencio, Medellín e Cartagena. Parla monsignor Luis Manuel Alí Herrera, uno dei tre vescovi incaricati di organizzare il viaggio papale: "C’è ancora un senso di grande insicurezza e la mancanza di pace si vede anche nella situazione di sconvolgimento etico delle famiglie, nei giovani senza speranza, nella crescente corruzione. E’ importante portare speranza, tutta la nazione dev’essere coinvolta nella pace".