Mondo

Il giornalismo televisivo non ha ancora imparato la durissima lezione dell’11 settembre. Il pubblico televisivo rimane affascinato dalle sequenze girate, con i telefonini, da ragazzini poco più che analfabeti nei deserti più lontani del mondo. Come i terribili video delle decapitazioni selvagge messe in scena dall’Isis.

Un “prestigioso” riconoscimento è stato conferito dalla Repubblica popolare cinese a padre Francesco Pavin, missionario della sacra famiglia. La motivazione: il doposcuola per bambini cinesi da lui coordinato nel Montebellunese. Il religioso è stato premiato a Pechino e per una settimana ha visitato alcuni luoghi della Cina.

Ciascuno di noi ricorda perfettamente dov’era e cosa stava facendo quel pomeriggio italiano dell’11 settembre del 200. A distanza di 13 anni siamo qui a prendere atto che il mondo è percorso dalle guerre, mentre un Papa di nome Francesco prega e agisce per la pace nella consapevolezza che la Terza guerra mondiale è già in atto, sia pure “a capitoli”.

Ad Anversa il convegno della Comunità di Sant'Egidio. Il Gran Mufti della Repubblica araba di Egitto, Shawki Ibrahim Abdel Karim Allam: ''L'Islam è contro l'estremismo e il terrorismo in maniera assoluta''. Le testimonianze del pakistano cristiano Paul Bhatti e del giornalista Domenico Quirico.

La morte violenta ha colto le tre saveriane a Kamenge. Si indaga per capire come sia maturato questo triplice omicidio. Sofferenza e sconcerto: le sorelle erano ben volute dalla popolazione locale, che sta esprimendo la partecipazione al lutto e la riconoscenza.Due su te erano venete.

Tutto è cominciato con la rivoluzione iraniana nel 1979. L’Iraq è diventato alleato strategico degli Usa. Salvo poi diventarne il nemico. Strane alleanze e interventi militari hanno portato Iraq e Siria alla situazione attuale.

Non solo molti cristiani, ma anche yazidi, curdi, sunniti, sciiti e turcomanni. Possono chiedere il documento quanti, "a partire dal 10 di giugno, hanno dovuto abbandonare le proprie case nel governatorato di Ninive per trovare rifugio nel Kurdistan iracheno". Monsignor Shlemon Warduni: "Servono forze internazionali a protezione delle minoranze colpite". E chiede un sussulto anche al mondo musulmano

Trecento miliardi. Sono quelli previsti nel piano di investimenti annunciato dal presidente incaricato della Commissione, Jean-Claude Juncker. Per lui, dopo le nomine di Donald Tusk e Federica Mogherini, la prova della costruzione della squadra che andrà al vaglio dell’assemblea di Strasburgo.

Convocata da Caritas internationalis una riunione d’urgenza sull’emergenza in Medio Oriente, in via straordinaria, dal 15 al 17 settembre a Roma. Vi parteciperanno tutte le Caritas coinvolte in quella che Papa Francesco chiama "la Terza guerra mondiale. Ma fatta a pezzi, a capitoli".

Alle agenzie umanitarie non è consentito oltrepassare i "check point" per portare gli aiuti. In particolare a Luhansk e Donetsk la situazione umanitaria è drammatica. A Kiev riunioni di Caritas Europa, Germania e Stati Uniti.

C'è vita nei laghi subglaciali dell'Antartide, ambienti estremi immersi nell'oscurità, sottoposti a pressione elevatissima, da millenni isolati dall'atmosfera dalla spessa calotta glaciale. La scoperta ha implicazioni sugli studi riguardanti la vita in vari ambienti estremi sia terrestri che di altri pianeti del sistema solare

Dall'inviato del Papa un appello alla comunità internazionale: “Fate presto! Vedo che la gente soffre e avrebbe bisogno di sentire una parola urgente da parte della Comunità internazionale. Sono stati dimenticati un po’ troppo a lungo!”

Kamel Layachi, Imam nelle comunità islamiche del Veneto, lancia un appello contro le persecuzioni dei cristiani nel nord dell'Iraq da parte dei miliziani dell'Isil. "Le comunità musulmane – scrive – non possono rimanere passive davanti a questa palese ingiustizia".

L'appello di monsignor Emil Shimoun Nona, arcivescovo di Mosul: ''Circa 100mila cristiani in fuga stanno trovando in queste ore alloggi e ripari di fortuna nelle chiese, nelle scuole, nei giardini, sui marciapiedi delle strade. Non sappiamo cosa fare per alleviare le loro sofferenze''. E intanto sono iniziati in queste ore i primi raid mirati dell'aviazione Usa contro i miliziani del Califfato nel nord del Paese,

“Viva preoccupazione” per le “drammatiche notizie che giungono dal nord dell’Iraq e che interessano popolazioni inermi” è stata espressa oggi da Papa Francesco che rivolge un “pressante” appello alla Comunità internazionale, “affinché, attivandosi per porre fine al dramma umanitario in atto".

Conclusa l'operazione militare israeliana "Margine Protettivo" si stilano i primi bilanci. Triste contabilità sul fronte palestinese: 1.950 uccisi, tra i quali oltre 400 bambini; circa 10mila i feriti mentre gli sfollati hanno raggiunto la cifra di 285mila. Sul versante israeliano si contano 64 soldati uccisi e tre civili.

La campagna militare israeliana ''Confine protettivo'', giunta oggi 31 luglio al suo 25° giorno, ha prodotto un bilancio provvisorio di oltre 1360 morti palestinesi, in larga parte civili, 57 israeliani, circa 200mila sfollati interni e migliaia di feriti. Il bilancio più pesante di sempre. E purtroppo non è ancora finita.

Anche molti cristiani stanno abbandonando la città. Per ragioni di sicurezza quattro suore sono rientrate in Spagna e Filippine. La testimonianza di un religioso: "Noi restiamo perché ci sono altri cristiani: la comunità indiana, quella degli africani, i filippini, e non è giusto lasciarli soli in questo momento difficile".

Il dramamtico bilancio parla di mille morti tra i palestinesi. Padre Raed Abusahlia (Caritas Jerusalem): è una corsa contro il tempo, "a breve torneranno a spararsi e il massacro continuerà".

Nel pomeriggio di domenica 20 luglio i miliziani jahdisti dell'auto-proclamato “Califfato Islamico” si sono impossessati dell'antico Monastero di Mar Behnam, a dieci minuti dalla città di Qaraqosh, fino a ieri officiato da monaci siro cattolici, cacciando i monaci e le altre persone presenti. Una situazione difficilissima, confermata dai monaci di Charles de Foucauld che vivono a Qaraqosh

La Russia, che fino a questo momento stava vincendo ai punti la partita, si trova in difficoltà perché sembra ci siano solide basi per ritenere che il missile sia stato lanciato dai ribelli filo-russi. E' necessaria, adesso, un’azione diplomatica europea che sia lungimirante, seria, decisa ma non arrogante.

Sei giovani veneti, tra cui due trevigiani, sono stati nei campi profughi giordani, dove vivono centinaia di migliaia di siriani in fuga dalla guerra. Accanto ai volontari Caritas hanno visto la guerra con gli occhi dei più piccoli. Colpisce infatti la situazione dei minori.