CRONACHE DALLA PANDEMIA Canada, "qui mi sento più sicura che in Europa, c'è buona prevenzione"

Contattiamo Susanna, una trevigiana che si trova a Montreal. Ecco quello che ci ha raccontato: “In Canada ho l’impressione che stiano facendo una buona prevenzione e siano ben organizzati. C’è una collaborazione sociale, in cui il rispetto e la tolleranza delle molteplici comunità originarie da tutto il mondo fa sì che le direttive prese siano assai rispettate dalla popolazione, nell’interesse di tutti. Già da una settimana non c’è più gente nella metro e nei bus, pochissime sono le persone per strada e chi esce ha la mascherina e i guanti in latex. Anche i negozi hanno messo i divisori per mantenere le distanze al massimo. Spero che questa tempestiva precauzione possa dare dei risultati positivi per le prossime settimane. Qui si dice che siano stati i viaggiatori stranieri ad aver portato il virus. Secondo me i viaggi aerei sono stati i primi vettori di questa diffusione mondiale del virus. Per il momento il Canada sembra «un’isola felice», anche se il picco del contagio è previsto nelle prossime settimane. Per il momento stanno bloccando i voli con il resto del mondo per tutto il mese di aprile.  Personalmente mi sento più sicura qui rispetto all’Europa e questo è anche un vissuto della comunità francese che vive a Montreal (il francese è la madrelingua di circa il 68,8% dei residenti, ndr). Penso con ansia, tristezza e grande ammirazione al personale medico e sanitario che opera in Italia: per me sono dei veri eroi! Spero che questa terribile odissea possa avere fine il prima possibile, nella consapevolezza comune e condivisa che la salute è davvero il bene più prezioso che possediamo”. (Francesca Barzi)