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Messico, "Basta ya!"

Il paese dice basta alla violenza. Dopo l'uccisione dei 43 studenti. i Vescovi messicani hanno pubblicato un messaggio urgente: "Non vogliamo più morti. Non vogliamo più scomparsi. Non vogliamo più dolore e neanche più vergogna".

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Messico, "Basta ya!"

Due “carovane” faranno tappa in pullman nelle principali città del Messico per conoscere la verità e chiedere giustizia, richiamando il governo alle proprie responsabilità: è l’iniziativa dei familiari dei 43 studenti scomparsi a settembre a Iguala, nello Stato meridionale di Guerrero.

Una delle carovane è partita in direzione nord, verso il confine con gli Stati Uniti, mentre l’altra sta raggiungendo le frontiere meridionali. Al termine del tour, la prossima settimana, si ricongiungeranno a Città del Messico.

Gli studenti sono scomparsi il 26 settembre, prima che potessero partecipare a una manifestazione in difesa dei diritti dei lavoratori. L’ipotesi degli inquirenti, confermata da più testimonianze, è che siano stati aggrediti dalla polizia e poi assassinati dai sicari di una banda criminale.

i Vescovi messicani hanno pubblicato un messaggio urgente dell’Assemblea, che si tiene in questi giorni, con il titolo eloquente ¡¡Basta ya!! che lancia un appello a fermare la violenza che vive il paese.
"Noi Vescovi del Messico diciamo: Basta! Non vogliamo più sangue. Non vogliamo più morti. Non vogliamo più scomparsi. Non vogliamo più dolore e neanche più vergogna. Come Messicani condividiamo il dolore e la sofferenza delle famiglie i cui figli sono stati uccisi o sono scomparsi a Iguala, in Tlatlaya, e di altre migliaia di vittime anonime in varie regioni del nostro paese. Ci uniamo al grido diffuso per un Messico dove la verità e la giustizia provochino una profonda trasformazione dell'ordinamento istituzionale, giuridico e politico, al fine di garantire che fatti come questi non si debbano ripetere mai più".
I Vescovi temono la reazione incontrollata della popolazione e dei gruppi contro le forze dell'ordine. Ecco perché mettono in guardia: "Siamo in un momento critico. C'è in gioco la vera democrazia che garantisce il rafforzamento delle istituzioni, il rispetto della legge, l'istruzione, il lavoro e la sicurezza delle nuove generazioni, a cui non dobbiamo negare un futuro dignitoso".
Il messaggio si conclude invitando a celebrare come Giornata dedicata alla pace del paese, il prossimo 12 dicembre, la festa della Madonna di Guadalupe, che si celebra in tutto il paese con moltissima devozione.

Fonte: Agenzia Fides
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