Migranti, l'Austria manda i mezzi corazzati al confine. E l'Italia convoca l'ambasciatore
Se il flusso di arrivi dall’Italia non rallenta, ha detto il ministro della Difesa Hans Peter Doskozil, Vienna è pronta a mettere in campo controlli rafforzati alla frontiera inviando 750 soldati. E a quanto si apprendere avrebbe già provveduto a mandare al Brennero i mezzi corazzati.

L’Austria si è detta pronta a schierare l’esercito al confine del Brennero per evitare l’ingresso dei migranti: se il flusso di arrivi dall’Italia non rallenta, ha detto il ministro della Difesa Hans Peter Doskozil, Vienna è pronta a mettere in campo controlli rafforzati alla frontiera inviando 750 soldati. E a quanto si apprendere avrebbe già provveduto a mandare al Brennero i mezzi corazzati.
Di fronte a queste dichiarazioni, la Farnesina ha subito convocato l’ambasciatore austriaco a Roma: il segretario generale del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ambasciatrice Elisabetta Belloni, si legge in una nota, ha convocato stamane alla Farnesina l’ambasciatore austriaco a Roma, René Pollitzer“.
Bolzano, il presidente: "Situazione sotto controllo"
“Al Brennero la situazione è sotto controllo”. A parlare è il presidente della Provincia di Bolzano, dopo le reazioni provocate dall’annuncio del ministro della difesa austriaco, Hans Peter Doskozil, di voler intensificare i controlli al confine di Stato del Brennero, utilizzando anche l’esercito, in vista di un possibile incremento dell’arrivo di profughi sul suolo italiano. “Questa notizia – sottolinea Kompatscher – non rappresenta alcuna vera novità. Il susseguirsi di annunci relativi a misure più rigide è da collegarsi al fatto che in autunno in Austria sono previste le elezioni politiche”. Kompatscher spiega che “già in passato Vienna aveva più volte comunicato di voler eseguire tutti gli interventi preparatori in vista della possibile attuazione di un sistema più rigido di gestione dei confini”. Il presidente della Provincia aggiunge, inoltre, che “il tema torna ora d’attualità in quanto vi è una crescita dei flussi migratori attraverso la rotta del Mediterraneo, e dopo la pressante richiesta avanzata dall’Italia di una maggiore solidarietà a livello europeo. In realtà al Brennero la situazione risulta al momento stabile e sostanzialmente tranquilla. Non si segnalano grandi numeri di passaggi illegali, e non bisogna dimenticare che l’Unione europea non ha autorizzato controlli che vadano oltre a quelli previsti dal regime di Schengen: all’interno di questa cornice giuridica, infatti, i controlli ci sono già e funzionano grazie all’ottima collaborazione fra Italia e Austria”.
Sir
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