Ca' Rainati "isolata" a causa della scuola
La consultazione popolare sul nuovo plesso a San Zenone degli Ezzelini non ha raggiunto il quorum e quindi di fatto viene confermato il progetto dell’Amministrazione comunale di accorpare tutte le scuole nel capoluogo e chiudere la scuola elementare di Ca’ Rainati.

La consultazione popolare sul nuovo plesso a San Zenone degli Ezzelini ha dato il suo verdetto. Secondo le regole stabilite non è stato raggiunto il quorum e quindi la consultazione di fatto conferma il progetto dell’Amministrazione di accorpare tutte le scuole nel capoluogo e chiudere la scuola elementare di Ca’ Rainati. L’operazione dovrebbe costare più di un milione di euro, ma c’è un finanziamento di 900mila euro che attende di essere speso: dovrà essere rendicontato entro giugno 2016 altrimenti il Comune perde tutto. I votanti si sono arrestati al 42,5%, di questi quasi il 90% ha votato per bloccare il progetto e mantenere le scuole a Ca’ Rainati. Per il sindaco, che è stato fra coloro che hanno votato, la volontà di non toccare il progetto è stata manifestata anche da coloro che non hanno partecipato al voto.
Luigi Mazzaro, nel primo consiglio comunale dopo la consultazione, ha affrontato un pubblico assai critico sul suo operato, ma forte del risultato della consultazione ha confermato in toto il progetto. Si fa strada l’ipotesi di un compromesso, i toni durante la consultazione si sono alzati molto e di fatto un’intera frazione, Ca’ Rainati, ha votato contro il sindaco. “Quello che diremo alla popolazione lo stiamo approfondendo nel gruppo di maggioranza in questi giorni, non voglio anticipare nulla - afferma il sindaco Mazzaro -. La stella polare che ci ha guidato fino ad ora è stata l’interesse e la sicurezza dei nostri bambini. Tutto ciò che va in questa direzione noi lo faremo”. Il sindaco critica alcuni atteggiamenti di questi giorni, posizioni che secondo lui sono andate oltre il limite della ragionevolezza. “Le iniziative ragionevoli saranno da noi, come sempre, ben accolte”.
Da parte del Comitato che ha difeso le scuole di Ca’ Rainati si insiste a che il sindaco prenda atto di avere la stragrande maggioranza dei cittadini votanti contro il progetto. Si aspettano dal sindaco equilibrio e serenità, con verifica che il progetto non è più percorribile. Ricordano al sindaco i suoi impegni elettorali, che non prevedevano il plesso unico e che ha improvvisamente rinnegati. Del progetto criticano anche la ristrettezza dell’area in cui viene realizzato e la mancanza di salubrità. Viene portato via spazio vitale agli alunni per fare i parcheggi. Anche dal Comitato emerge però il desiderio di abbassare la tensione che di fatto ha riacceso un vecchia ruggine tra il capoluogo e la frazione di Ca’ Rainati. Con un post su facebook, Francesco Pellizzer, uno dei più attivi del comitato afferma: “E’ importante ricordare all’Amministrazione l’urgenza impetuosa del momento presente. E’ indispensabile ritrovare la coesione e l’unità del paese”. Insiste, però, che venga rispettata l’identità delle frazioni e conclude con un invito: “Cari Amministratori, la vostra scelta è la causa di tutto quello che ora viviamo, la vostra presunzione sta dividendo il paese e ancor peggio sta dividendo le nostre famiglie e le nostre amicizie. La prima responsabilità di chi amministra è mantenere la coesione del paese, e questo viene prima di ogni opera pubblica”. I tempi per il compromesso si fanno sempre più stretti, l’opera da realizzare non è semplice e pare difficile rispettare la scadenza di giugno 2016.
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