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Ecco come due "straniere" diventano italiane nel gusto

Una brasiliana e una statunitense, entrambe esperte di cucina italiana, sono state le protagoniste della Fucina del Gusto promossa ad Asolo il 29 e il 30 aprile: un vero e proprio show all'insegna del cibo buono, sano e veloce da preparare.

Parole chiave: cibo (29), fucina del gusto (1), asolo (83)
Ecco come due "straniere" diventano italiane nel gusto

Lei è un’americana dell’Indiana, oggi residente in Texas, l’altra è una brasiliana il cui bisnonno emigrò a fine 800 in Brasile. Due straniere, Stefanie Keusch e Gizely Dall’Agnol, ma esperte di cucina italiana, specializzate nella preparazioni di pietanze basate su prodotti doc italiani con la fantasia e il gusto proprio delle nazioni da cui provengono, sono state protagoniste della serata di apertura della Fucina del Gusto promossa dalla Cna di Asolo il 29 e 30 aprile. Una manifestazione che si è aperta, a Villa Razzolini Loredan, all’insegna della contaminazione, con idee e ricette dai sapori antichi per nuovi stili di vita. Mentre la mattina del 30 aprile, presso la sala consigliare di Asolo, si è tenuta una conferenza su “Identità, cultura e turismo: il futuro del nostro territorio” con l’antropologo Sergio Grasso, Luca Musumeci di Etifor, Omar Bronca e Andrea Lavisetto di Slow food e Gas Asolo. In contemporanea si sono svolti il laboratorio per conoscere il pane dedicato ai bambini, presso la scuola materna di Asolo e l’incontro con Eugenio Polesso con brevi dimostrazioni sui segreti della panificazione. Fucina del gusto avrà un’appendice il 28 maggio con il corso di formazione per panificatori tenuto da Piergiorgio Giorilli. Hanno collaborato gli allievi del Cfp di Lancenigo e quelli dell’Ipssar Maffioli di Castelfranco.
All’insegna di buono, sano e veloce, il cibo proposto durante la manifestazione. Un vero e proprio show messo a punto dalle due cuoche ospiti la sera di sabato 29 aprile a Villa Razzolini. Due storie diverse, segnate dall’incontro con i prodotti della Pedemontana. Stefanie Keutsh arriva a Monfumo una decina di anni fa per seguire il marito londinese, impegnato con un’azienda del territorio. “All’inizio non capivo nulla, né della lingua, né del cibo italiano. Poi mi sono detta che non avevo altra scelta e che dovevo trovare una relazione con questi luoghi e questi gusti che comunque mi affascinavano. Negli Stati Uniti il cibo è già preconfezionato, basta aggiungere un paio di ingredienti e cuocere. Il mio percorso qui è stato diverso: ho imparato a conoscere gli ingredienti base e poi ho cercato di realizzare delle ricette che si avvicinassero un po’ allo stile americano. Ne è uscito un ricettario che prende la qualità dei prodotti di questi luoghi e la rapidità e il gusto un po’ speziato della tradizione americana”. Le ricette della Keush sono state pubblicate dalle edizioni Aurelia con il titolo “Il mio dolce viaggio”. Per Gigely Dall’Agnol l’incontro con l’Italia è avvenuto ancora in Brasile con le tradizioni dei genitori. Ginely infatti appartiene a una famiglia di emigranti proveniente da Arsié proprio dietro il Monte Grappa. “Ho studiato comunicazione aziendale in Brasile e qui in Italia mi sono specializzata nell’agroalimentare. La cucina per me è un modo di comunicare, di vivere, di valorizzare i prodotti genuini della terra. Ho creato una serie di insalate dalla preparazione veloce che però contengono i sapori unici dei prodotti di questi luoghi”. Veloce è stata la parola d’ordine di questa Fucina del gusto che si è conclusa con una degustazione di prodotti tipici, presentati con la modalità street food dagli studenti del Maffioli.

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