Grappa dimenticato? I tanti progetti per la Riserva della Biosfera Mab Unesco, tutti fermi
Nel 2021 il Monte Grappa è stato dichiarato ufficialmente dall'Unesco "Riserva della Biosfera", con grande risonanza mediatica. Da allora, un grande silenzio è sceso sul Grappa, che avrebbe bisogno invece di alcuni interventi urgenti.

Dopo il tanto rumore per la proclamazione del Monte Grappa come “Riserva della Biosfera Mab Unesco”, un assordante silenzio. L'Ipa, Intesa programmatica d’area, Terre di Asolo e Monte Grappa, soggetto coordinatore, si è concentrata sui tavoli per la progettazione, ma intanto la situazione di Cima Grappa peggiora.
L’accesso alla Galleria Vittorio Emanuele, essenziale per la ricostruzione storica di quanto è avvenuto sul Grappa, meta fondamentale di ogni visita guidata, è fortemente ridotto. Dopo la chiusura per il Covid, la riapertura è stata problematica. Ora si entra con il caschetto e a turni di sei persone alla volta. Per le scolaresche, di fatto, significa attendere almeno un’ora, all'esterno, il proprio turno. “Noi abbiamo preferito - afferma Loris Giuriatti, guida, componente dall'associazione di ricercatori storici “IV novembre” - sostituire la visita con una sosta a quota mille, dove sono presenti diverse fortificazioni. Non è la stessa cosa, ma cerchiamo di raccontare comunque Galleria Vittorio Emanuele”.
Si dichiara in forte difficoltà anche Carlo Grigolon dell'associazione Montegrappa, che da anni porta sul Grappa centinaia di turisti, fa vivere le emozioni delle ciaspolate con la luna piena e insegna la tecnica del nordic walking.
Intanto i lavori per la demolizione della base Nato, una struttura ormai fatiscente e che guastava il paesaggio di Cima Grappa sono bloccati, sia per l'inverno, sia per le vicende legate al “Gallo Cedrone”, che sarebbe disturbato dai lavori e quindi, secondo la legge regionale, servono delle precauzioni che al momento non sono ancora note.
La questione dell'accessibilità resta sempre in primo piano, con la strada Cadorna che sale da Romano d’Ezzelino e che resta l’unico accesso in qualsiasi stagione. Una strada non agevole per i pullman e con tratti senza la protezione del guardrail.
I tavoli del progetto Mab Unesco sono attivi in questo periodo, ma intanto il tempo passa e i problemi aumentano. Segnali di insofferenza arrivano anche dai malgari, ormai quasi degli eroi, la loro attività è già tanto se riesce, nonostante i contributi europei, a restare in pareggio. Fra di loro si contano appassionati, persone che hanno scelto di vivere in montagna e di valorizzarla, ma a cui non si può chiedere il “martirio”.
“I progetti sul Grappa furono presentati nel 2014 e prevedevano un costo di 6 milioni di euro - racconta l’ex vicesindaco di Seren del Grappa, Livio Scopel -, come vicepresidente della Comunità montana Feltrina allora presentai il progetto a nome di 18 Comuni che insistono sul Grappa e delle tre Ipa. Si prevedeva la sistemazione della parte nord di Cima Grappa, la sistemazione della Via eroica, della galleria Vittorio Emanuele e anche la sala proiezione del piccolo museo doveva essere oggetto di intervento.
Il progetto è disponibile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel frattempo, però, sono cambiati tanti Governi e forse il tutto si è arenato”.
Così il Centenario della Grande Guerra è passato. Con esso anche la speranza di ricevere fondi per valorizzare i numerosi percorsi storici del Grappa. Eppure docenti e storici sottolineano come visitare il Grappa rappresenti per studenti e turisti un'occasione per riflettere sull’orrore e la carneficina della guerra. I giorni della battaglia finale di Vittorio Veneto furono una tragedia che si aggiunse ai tre anni di guerra di logoramento.
Le note che arrivano dai tavoli di lavoro raccontano di mappatura dei sentieri, di vari progetti, ma non emerge un’ossatura, un asse portante per il turismo. Qualcuno ricorda i tempi in cui l'appalto per il Rifugio Cima Grappa fu vinto da due cinesi, un periodo non positivo, oggi i coniugi Tabacchi stanno mettendo tanta passione, preparazione e impegno. Dopo aver registrato i diversi “annunci” da parte dell’Ipa “Terre di Asolo e Monte Grappa” sul Mab Unesco, ora gli operatori aspettano fatti concreti e quel rilancio auspicato da tutti, ma mai avvenuto.
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