Maser prega per il Centrafrica: raccolti medicine e soldi che andranno alla volontaria Monica Colla
Si è svolta venerdì sera 17 gennaio nella chiesa di Maser una veglia di preghiera e sensibilizzazione sulla grave situazione sanitaria e umanitaria nella Repubblica Centrafricana

Si è svolta venerdì sera 17 gennaio nella chiesa di Maser una veglia di preghiera e sensibilizzazione sulla grave situazione sanitaria e umanitaria nella Repubblica Centrafricana, che vede da un anno una guerra civile a seguito di un colpo di stato.
La denuncia del disastro umanitario, passato in sordina sui principali mezzi di comunicazione nazionali, ma più volte trattata dal nostro settimanale diocesano La vita del popolo, arriva direttamente da missionari, volontari laici e medici che operano nel paese.
Nell’ultimo mese, dal 5 dicembre scorso, le violazioni dei diritti umani sono aumentate con una intensità sconvolgente, soprattutto nella capitale Bangui. Le missioni cattoliche traboccano di profughi: si contano migliaia di persone che cercano riparo e aiuto. Solo nella capitale i campi profughi sono settanta. A tutto questo si affianca la grave emergenza sanitaria e alimentare che ha colpito una popolazione già allo stremo. Nel Paese non si trovano più farmaci né cibo.
Una giovane parrocchiana di Maser attualmente in Repubblica Centrafricana, Monica Colla, chiedendo la preghiera e la pace per quella terra, ha fatto nascere la necessità di una veglia di preghiera, sensibilizzazione e raccolta aiuti in medicinali e offerte economiche per l’emergenza sanitaria del paese.
A questo grido di aiuto proveniente dal Centrafrica hanno risposto in molti, con un passaparola potentissimo che ha smosso coscienze e forti sentimenti di carità cristiana e umana, verso una situazione di fronte alla quale non si potevano chiudere occhi e orecchie.
La serata è stata assolutamente emozionante, con la lettura delle cronache di Natale scritte da Monica e la lettera della dottoressa Patrizia Emiliani dell’Associazione Amici per il Centrafrica; poi il santo Rosario per la pace: profondo, meditato, aperto; la partecipazione grande di tanti: la chiesa era piena; i cori giovani delle quattro parrocchie di Maser, Coste, Crespignaga e Madonna della Salute riuniti per dare un segno in più.
E infine, non ultimo, il gesto concreto di molti: i medicinali che personalmente ed appositamente sono andati ad acquistare in farmacia seguendo la lista stampata sul retro del volantino di pubblicità della veglia.
E chi non aveva farmaci da portare all’altare, ha comunque donato tanto, tantissimo. Perché c’è tanto bene, che sta nascosto ma fa e si vede al momento giusto: quando serve, non manca all’appuntamento.
Una cosa bella: con sorpresa la comunità ha visto partecipare dei ragazzi di terza media che l’anno scorso hanno fatto tanto sospirare le proprie catechiste. Dopo l’offertorio sono andati a salutare i loro catechisti, ed è stato questo un gesto commovente quasi quanto la lettera di Monica e quella di risposta del gruppo missionario che qui riportiamo.
La lettera di vicinanza al servizio missionario di Monica
Cara Monica, ho il cuore gonfio... non si riesce purtroppo a esprimere con uno scritto, ma sono davvero felice.
Perché?!! penserai tu... Per il fatto di vedere veramente il cuore della gente, delle persone che ti conoscono o che solo hanno sentito parlare di te nella propaganda di sensibilizzazione per la veglia. Sei davvero la prima in assoluto a sapere che la veglia è stata un successone sotto tutti i punti di vista. E’ stata emozionante, con la lettura delle tue cronache e la lettera della dottoressa Patrizia, poi il rosario per la pace, profondo, meditato, aperto...
La partecipazione grande di tanti, la chiesa era piena. I cori giovani delle quattro parrocchie riunite per dare un segno in più.. Sono stati raccolti oltre ai farmaci delle offerte più delle nostre aspettativa. Lunedì farò subito il bonifico alla Caritas di Treviso, come ci ha detto il dott. Giobbia, e spero davvero che il piccolo aiuto di noi tutti, qualcosa possa dare sollievo alla situazione che avete davanti ogni giorno.
Ecco perché ho il cuore leggero
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