A Castelfranco per i turisti i "photo boot" di Atlantis e istituto Nightingale
In alcuni luoghi della città a breve saranno installati dei pannelli, realizzati su legno. Due richiamano la statua del Giorgione posta lungo il fossato del castello, altre rappresentano un ciclo di affreschi del pittore originario di Castelfranco dal titolo: “Fregio delle arti meccaniche e liberali”.

Che il dialogo con il territorio sia una priorità del Centro Atlantis non fa più notizia. Ma che i disabili lì ospitati facciano un dono alla città di Castelfranco, in forza dell’impegno quotidiano e del lavoro costante per l’inclusione sociale, questo sì merita di essere raccontato.
Il nuovo progetto si chiama CreAttiva-mente - ma si potrebbe definire “siamo tutti opere d’arte” - ed è stato realizzato in collaborazione con l’Itis Nightingale e il partenariato della parrocchia del Duomo di Castelfranco. Concretamente, in alcuni luoghi della città a breve saranno installati dei pannelli per “photo boot”, realizzati su legno, e in parte fruibili anche a chi si sposta in carrozzina. Due richiamano la statua del Giorgione posta lungo il fossato del castello, altre rappresentano un ciclo di affreschi del pittore originario di Castelfranco dal titolo: “Fregio delle arti meccaniche e liberali”, conservato al Museo. Le opere prodotte potranno essere posizionate nello spazio verde davanti al Duomo, nel cortile della biblioteca o nel museo, a rotazione, trattandosi di strutture mobili.
“L’attività pensata dentro al concorso «Camminiamo insieme per incontrarci», rivolto agli alunni delle scuole superiori, ha focalizzato l’attenzione su un’esperienza inclusiva in grado di favorire la socializzazione con gli studenti - ha spiegato Raffaella Munaretto, direttrice di Altantis, durante la conferenza stampa in Comune per la presentazione dell’iniziativa - e sensibilizzarli al tema della disabilità, dell’accoglienza e della valorizzazione della diversità oltre che promuovere la cittadinanza attiva”. Così, sono state coinvolte le classi terze dell’Itis e alcune persone con disabilità inserite al Centro.
“Siamo entrati in classe e abbiamo analizzato insieme la figura e le principali opere di Giorgione - spiega David Trovato, responsabile del progetto per Atlantis -. Poi abbiamo visitato il Museo e la Pala, la canonica e il giardino interno. Nei laboratori, infine, sono stati realizzati i pannelli. Nei due che ritraggono il pittore castellano c’è anche l’opportunità di utilizzare un codice QR code che permette di ottenere, tramite un’applicazione per smartphone/tablet, una breve descrizione delle opere in esame”.
“Questo è un esempio che quando si fa sinergia, ovvero si lavora a più mani, si raggiunge l’obiettivo”, ha commentato il sindaco Stefano Marcon. E ha anticipato l’approvazione del primo step dei lavori di realizzazione della pista ciclabile che collega il Centro Atlantis al cuore di Castelfranco.
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