A Riese Pio X una mostra sulle donne che hanno ricevuto il premio Nobel per la pace
Il Comune di Riese Pio X, nell'ambito delle iniziative per la Giornata internazionale della donna, ha allestito una mostra sulle donne che sono state premiate per il loro impegno con il Nobel per la pace. Inaugurazione sabato 18 maggio.

Una mostra sulle “Nobel per la pace”. L’ha allestita il Comune di Riese Pio X, nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale della donna, con un ricco calendario di proposte ed attività. Questa, in particolare, è realizzata in collaborazione con Toponomastica femminile, associazione nazionale che da oltre 10 anni si occupa di restituire voce e visibilità alle donne che hanno contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società.
“E’ la mostra più recente che abbiamo curato - racconta Nadia Cario, padovana collaboratrice di Toponomastica femminile, presente all’inaugurazione di sabato 18 marzo -. Nei pannelli sono raccontate le donne che in modo tenace e continuativo hanno costruito reti di comunità e contribuito in maniera determinante alla costruzione di diversi processi di pace nel mondo. Il loro lavoro e il loro protagonismo spesso sono poco conosciuti e questa mostra ci aiuta a diffondere la cultura di genere e a dare visibilità al loro ruolo e al loro valore”.
Uno specifico approfondimento, a partire dalla mostra, è poi dedicato nell’ambito della rivista e sito internet www.vitaminevaganti.it dove sono presentate in modo dettagliato le biografie di vita delle “Nobel per la pace”.
Da quando è stato istituito il premio nel 1901, sono state in tutto 16 le donne insignite del premio: la prima a riceverlo è stata l’austriaca baronessa Bertha von Suttner nel 1905 per aver fondato la Società austriaca per la pace. Ma poi si contano anche Madre Teresa di Calcutta per la sua immensa dedizione nei confronti dell’umanità sofferente, Alva Myrdal prima donna a capo del Dipartimento delle Nazioni Unite, Aung San Suu Kyi (1991) per la lotta non violenta per i diritti in Birmania, Rigoberta Menchu Tum (1992), Malala Yousafzai, attivista pachistana insignita del premio nel 2014. “E’, dunque, una mostra storico-documentaria di facile fruizione, dove le biografie raccontate sono scritte a più mani in un ampio lavoro collettivo che restituiamo ora alla collettività - spiega ancora Cario -. Tutto il nostro lavoro, a partire da quello svolto all’origine sull’intitolazione delle vie della città, fino ai percorsi nelle scuole e quant’altro mettiamo in campo, è orientato a restituire riconoscimento, e valore alla donna, offrendo modelli di riferimento di grande spessore”.
La mostra si inserisce appunto nell’ambito di diverse iniziative realizzate dal Comune: mentre sta partendo il corso di autodifesa, ci si prepara ad aprile ai 4 “Venerdì con le autrici”, dove verranno presentati nell’ordine “Fazzoletti rossi”, “Guida di genere di Venezia”, “Il diamante nero”, “La primavera delle ragazze” tutti alle 18.30 in sala mostre. Infine, ad aprile sarà la volta di “Lessici familiari” nuova esposizione a cura della cooperativa sociale Cerchi d’acqua.
L’inaugurazione, in questo caso, è il 15 aprile alle ore 20.30, con una serata di reading di poesie di Franco Berton, musiche di Simone Favero, Anna Laura Colombana, Elena Centamore. Tutte le informazioni sul sito www.comune.riesepiox.tv.it.
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