A Vedelago giovani "vandali" in parrocchia, l'appello del parroco
Atti di vandalismo all'oratorio parrocchiale di Vedelago fanno riflettere sul disagio vissuto da alcuni ragazzi e sul modo in cui la comunità può intervenire.

Sei ragazzini, tra i 15 e i 20 anni, tra cui 4 minorenni, hanno compiuto atti di vandalismo nei locali della parrocchia di Vedelago. Era venerdì sera 24 febbraio e, mentre in oratorio si riunivano i giovani dei gruppi, i sei si sono introdotti in oratorio, hanno distrutto un crocifisso, danneggiate le porte esterne e manomesso un estintore. Gli animatori li hanno invitati ad andarsene una prima volta, e anche successivamente quando sono tornati. I carabinieri sono intervenuti e li hanno facilmente identificati. La parrocchia ha sporto denuncia per danneggiamento in concorso.
“Questo episodio ci lascia amarezza e anche un forte senso di impotenza - riflette il parroco, don Antonio Martignago -. Fatti di tale genere non sono nuovi, specie nel post lockdown. La differenza è che stavolta all’interno degli edifici erano presenti i giovani dei gruppi e i loro animatori, che hanno «gestito» la situazione”. C’è rammarico, anche perché questi episodi accadono in una realtà che si è presa a cuore il disagio giovanile, tanto che dal 2021 è attivo a Vedelago il progetto dell’operatività di strada. “Nei mesi invernali si è fermato, perché la parrocchia riesce a coprire l’impegno economico dalla primavera all’autunno. Stiamo davvero cercando, benché con energie e possibilità limitate, di accostare il disagio, ascoltarlo e provare ad essere un segno concreto di cambiamento, ma evidentemente non è facile”. Del resto, accade che dopo l’amplificazione che fatti come questi ricevono anche grazie ai media, ai social e a internet, tutto torni silente.
“Ancora una volta torniamo a fare appello a tutti coloro che, a diverso titolo, sul territorio si occupano di educazione, di giovani, di inclusione, perché dopo tutto non rimangano solo parole ma si provino nuove alleanze concrete di reciproco sostegno. E poi - conclude don Antonio -, non passi inosservato che ci sono anche giovani che fanno scelte diverse, che si ritrovano nei gruppi parrocchiali e progettano come finanziarsi per partecipare alla prossima Gmg”.
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