Profughi a Resana: avviato l'iter
Con la pubblicazione nel sito del Comune di Resana di un avviso di “Indagine esplorativa del mercato per verificare la disponibilità di immobili ad uso abitativo-residenziale”, prende avvio a Resana l’iter di adesione al Sistema Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar).

Alea iacta est. Con la pubblicazione nel sito del Comune di Resana di un avviso di “Indagine esplorativa del mercato per verificare la disponibilità di immobili ad uso abitativo-residenziale”, prende avvio a Resana l’iter di adesione al Sistema Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar).
Una mossa annunciata dal commissario Gaetano Tufariello, il quale aveva già informato le associazioni di categoria e di volontariato della zona sul progetto di accoglienza, in attesa dell’arrivo di circa trenta profughi. “L’attività di accoglienza – riporta l’avviso – è al momento prevista indicativamente a partire dal mese di luglio 2017 e proseguirà per tutto il 2018 e 2019”. E poiché l’estate non è lontana, il Comune ha avviato la ricerca di immobili, pur precisando che l’indagine non assume alcun impegno nei confronti dei soggetti che eventualmente manifestino disponibilità, né in merito alla chiusura del contratto d’affitto, né in merito all’avvio di trattative o procedure. Nessun vincolo, insomma: l’indagine ha un mero scopo ricognitivo. Sarà poi l’ente attuatore del progetto di accoglienza dei migrati, il gestore delle eventuali locazioni: gli eventuali contratti andranno dunque sottoscritti con la cooperativa affidataria. Il corrispettivo dell'affitto, ad ogni modo, “sarà proporzionale al numero di persone ospitabili nell'immobile ed è quantificato in circa 120-130 euro al mese per ciascuna persona ospitata, secondo le condizioni dell’edificio”.
Le strutture, però, devono presentare alcuni requisiti fondamentali: innanzitutto devono essere localizzate all'interno del territorio comunale e in zone accessibili, fornite di servizio pubblico urbano ed extraurbano. Poi devono essere adatte ad un utilizzo abitativo, rispondendo alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie. Gli immobili, inoltre, devono disporre di un impianto igienico-sanitario idoneo e proporzionato al potenziale ricettivo, di un impianto elettrico e di illuminazione, di riscaldamento e di eventuale condizionamento a norma.
A far discutere, il requisito dell’impianto tv satellitare, ritenuto da alcuni eccessivo ai fini di un progetto di accoglienza profughi. Una polemica significativa che ricorda, ancora una volta, quanto il tema dei migranti sia ancora “caldo” a Resana, sia per le temute implicazioni sociali, che per quelle politiche.
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