Ulss 8, nasce la rete anti-violenza
Un codice rosa, più riservato e a livello interno al Pronto soccorso, per le donne che hanno subito violenza. Scatterà entro l’anno, nei due ospedali di Castelfranco e Montebelluna, una maggiore attenzione per le donne vittime di maltrattamenti.

Un codice rosa, più riservato e a livello interno al Pronto soccorso, per le donne che hanno subito violenza. Scatterà entro l’anno, nei due ospedali di Castelfranco e Montebelluna, una maggiore attenzione per le donne vittime di maltrattamenti. Un fenomeno che non risparmia il territorio locale e per far fronte al quale l’Ulss 8 mette in campo il progetto Adele, coordinato dal dottor Pasquale Borsellino e realizzato in collaborazione con la cooperativa “Una casa per l’uomo” di Montebelluna, allo scopo di formare gli operatori e le assistenti sociali nell’approccio e nell’assistenza alla violenza.
I dati nazionali rivelano che mediamente una donna su tre subisce una qualche forma di violenza nell’arco della propria vita. I dati di accesso ai Pronto soccorso dei due ospedali dell’Ulss 8 parlano di una media di oltre 200 casi all’anno: nel 2012, ad esempio, sono state 117 le donne rivoltesi al Pronto soccorso di Castelfranco per maltrattamenti e violenza e 126 quelle rivoltesi a quello di Montebelluna.
A questa rete l’Ulss 8 sta lavorando da diversi anni e proprio negli ultimi mesi si sta estendendo per dare risposte più efficaci. “Serve un messaggio coordinato e coerente da parte di chi assiste le donne - continua il dottor Borsellino - per questo nasce il progetto Adele che, in questa prima fase, sta formando i coordinatori in modo omogeneo”.
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