Carbonera: nel presepio la lampada verde dell'accoglienza
“Questa lampada - spiega il parroco, don Luca Vialetto - è un segno che vuole richiamare quelle luci verdi che, nelle città di confine della Polonia, vengono accese davanti alle case per segnalare che lì si può ottenere aiuto"

All’inizio dell’Avvento, del presepe, nella chiesa di Carbonera, c’è solo il paesaggio: uno spazio preparato con cura ma vuoto, pronto ad accogliere, domenica dopo domenica, pastori, pecore, zampognari e tutti gli altri personaggi che daranno vita a questa rievocazione della nascita del Salvatore. Uno spazio vuoto che ricorda quello spazio interiore che, in questo tempo di attesa, ciascuno di noi è chiamato a creare dentro di sé perché il Signore Gesù possa nascere oggi nella nostra storia. Colpiva, però, fin dalla prima domenica, un particolare insolito: nella capanna, vuota pronta a ospitare la Santa Famiglia, c’è una lampada verde.
“Questa lampada - spiega il parroco, don Luca Vialetto - è un segno che vuole richiamare quelle luci verdi che, nelle città di confine della Polonia, vengono accese davanti alle case per segnalare che lì si può ottenere aiuto. Un’iniziativa di solidarietà spontanea, da parte di persone che accettano di esporsi, di rischiare l’accoglienza vincendo la paura dell’altro. Questo gesto ci invita a vivere l’Avvento e il Natale alla luce delle parole di Gesù che troviamo nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo: «Ero forestiero e mi avete ospitato» e «Lo avete fatto a me». Così, questa semplice luce verde ci ricorda che possiamo incontrare il bambino di Betlemme nei fratelli e sorelle che ci camminano accanto, soprattutto in quelli maggiormente bisognosi del nostro aiuto. Una luce verde da accendere, allora, non solo nei nostri presepi ma soprattutto nel nostro cuore”.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento