Una Festa di primavera al campus scolastico di Monastier, tra ecologia e legalità
Seminare messaggi di rispetto ambientale e di coscienza civica nelle nuove generazioni, per un futuro migliore. La prima Festa di Primavera del campus scolastico di Monastier, è stata occasione per riflettere sulla cura della nostra casa comune e della legalità. Piantumato un bosco diffuso e presa in carico dell'albero di Falcone, simbolo di impegno e di lotta contro le mafie.

E’stata una cerimonia densa di messaggi importanti quella che si è tenuta martedì mattina 21 marzo nel campus scolastico di Monastier (che riunisce scuola d’infanzia, primaria e medie) alla presenza di circa 400 studenti, fra bambini e ragazzi, compreso il corpo docente delle tre scuole, che fanno parte dell’Istituto comprensivo di Roncade.
L’evento era organizzato dall’Amministrazione comunale di Monastier insieme all’Ic di Roncade, in collaborazione con varie realtà che operano con la scuola, a cominciare dal Comitato genitori di Monastier, l’associazione Alpini, il Pedibus, Legambiente, fino alla Comunità Laudato Si’ di Treviso. Tutti uniti da un unico obiettivo: sensibilizzare le nuove generazioni sul tema del rispetto ambientale e del prendersi cura, delle piante, ma anche dell’altro e delle regole necessarie in ogni società per vivere bene. Il 21 marzo, oltre ad aprire la primavera, è la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Salutando gli studenti, la sindaca Paola Moro (presente con il vicesindaco Stefano Dussin e con l’assessora Tatiana Saviane) ha ricordato “l’importanza di valorizzare le stagioni, dove la primavera rappresenta le nuove generazioni”, mentre la dirigente dell’Ic di Roncade, Anna Maria Vecchio (presente con la sua vice Elisabetta Arzenton) ha detto “oggi festeggiamo il risveglio della coscienza ecologica”. Il clou della giornata, fra canti danze e fiori colorati, è stata la piantumazione degli alberi autoctoni – uno per ogni classe del campus scolastico – donati dal Reparto Carabinieri della Biodiversità di Vittorio Veneto per la creazione di un bosco diffuso, geolocalizzato, nell’ambito del progetto nazionale “Un albero per il futuro”. I bambini hanno anche provveduto a seminare dei fiori in alcune fioriere che l’Ic ha acquistato grazie ad un progetto finanziato, oltre ad un impianto a goccia per l’orto scolastico.
Da ultimo, il momento più emozionante è stato il dono dell’”Albero di Falcone”, una talea del ficus australiano che cresce nel giardino della casa palermitana del giudice assassinato dalla mafia nel 1992, un simbolo di legalità e di coraggio.
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