Noale, nonno Bruno supera il Covid a 92 anni
Conoscenti e familiari, da sempre, lo chiamano “Roccia”. E, in effetti, almeno due volte nella sua lunga vita ha dimostrato di esserlo. Nonno Bruno Muffato, 92 anni, noalese, è davvero un eroe: ha combattuto con i partigiani e ha sconfitto il Covid-19, appena un paio di settimane fa.

Conoscenti e familiari, da sempre, lo chiamano “Roccia”. E, in effetti, almeno due volte nella sua lunga vita ha dimostrato di esserlo. Nonno Bruno Muffato, 92 anni, noalese, è davvero un eroe: ha combattuto con i partigiani e ha sconfitto il Covid-19, appena un paio di settimane fa.
“Ho capito subito da che parte stare”, ha detto Bruno, riferendosi alla battaglia del Parauro a cui, suo malgrado, ha partecipato appena diciassettenne.
Era un giorno di ottobre del 1944 e tra le campagne di Noale, Massanzago e Santa Maria di Sala, l’attuale terrirotio di Briana, si stava compiendo una sanguinosa battaglia, quella del Parauro, appunto. Bruno si trovò in mezzo ai combattimenti e provò a nascondersi in un fosso. I fascisti lo trovarono e un vicino di casa del giovane ragazzo, che lo vide in mezzo all’erba, chiese pietà per lui. La vita gli fu risparmiata e Bruno continuò a vivere nella città dei Tempesta, dove si è poi sposato ed è diventato padre di tre figlie.
Lo scorso 25 aprile, a distanza di 75 anni, l’Amministrazione comunale noalese ha voluto celebrare quest’uomo rendendo nota tutta la sua storia che ha avuto, nelle scorse settimane, un altro restroscena. Si perché nonno Bruno è stato colpito da Covid-19 e, ancora una volta, ne è uscito vivo.
Febbre alta, tosse e spossatezza. I sintomi che ormai tutti riconosciamo. Il tampone e la conferma: coronavirus. Le figlie e i nipoti, tutti d’accordo, hanno deciso di non dire nulla per evitare reazioni ingestibili. La convalescenza trascorsa a casa, i tamponi a tutta la famiglia e, infine, la guarigione. Occasione per un altro momento di gioia e di ringraziamento.
Bruno Muffato, dopo i giorni critici a letto, è ritornato a zappare l’orto e a leggere i giornali.
Racconta delle ultime settimane come se stesse parlando di una cosa da nulla. In realtà ha rischiato grosso, ma ce l’ha fatta. Nonno Bruno è, davvero, una roccia.
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