Casier: inaugurata la nuova ciclabile lungo la strada statale Jesolana
Un intervento svolto in breve tempo, per mettere in sicurezza una tratto di strada ad alta rischiosità per la mobilità lenta.

Domenica 12 marzo è stato inaugurato a Casier il nuovo percorso ciclopedonale lungo la S. P. 67 Jesolana, nel tratto che inizia all’incrocio tra Via Principale-Via Marche e termina all’incrocio tra Via Principale-Via Giovanni Falcone, per uno sviluppo complessivo di 500 metri e un investimento di 420mila euro.
Realizzata in meno di un anno, quest’opera era una priorità dell’Amministrazione comunale, che dimostra di essere sempre attenta al benessere e alla sicurezza della comunità. Il completamento dei lavori consente una più completa connessione tra i principali centri abitati, anche nell’ottica di una maggiore mobilità sostenibile, oltre ad aver messo in sicurezza un tratto stradale pericoloso e ad alto scorrimento, come raccontano le parole del sindaco Renzo Carraretto: «Un intervento importante che permette ora di percorrere in sicurezza praticamente tutta la Jesolana nel territorio di Casier, fino ai confini con la Città di Treviso. Il progetto è più ampio ed è frutto di una forte intesa intercomunale; con la realizzazione della passerella sul Dosson si potrà arrivare in sicurezza fino a Santantonino e anche oltre, fino al centro del capoluogo trevigiano».
L’intervento portato a compimento è il risultato di un progetto sia di potenziamento dei collegamenti con le altre piste ciclopedonali, una di queste è la Greenway del Sile, sia di manutenzione dell’intera rete ciclabile comunale: sulla vecchia ciclabile, per esempio, sono stati aggiunti alcuni faretti luminosi per rendere la circolazione ancora più agevole durante le ore di buio.
«La necessità di quest’opera era molto sentita, da subito abbiamo trovato la giusta collaborazione anche con i cittadini che hanno ceduto le aree dove ora passa la ciclabile, e che ringrazio a nome della comunità» - conclude il sindaco di Casier.
Soddisfatto l’assessore alla Viabilità, Andrea Marton, ha aggiunto: «Abbiamo sempre creduto nella mobilità lenta come una possibilità alternativa all’uso della macchina; questo intervento non guarda solo alla sicurezza ma ha una valenza ambientale importante per la nostra comunità».
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento