Mogliano: l'omaggio della città a don Davide Giabardo
Benemerenza consegnata durante la cerimonia del 17 marzo. “Prima l’esperienza missionaria che l’ha temprato e poi la presenza ultratrentennale in città, caratterizzata dal suo straordinario carisma, dalla sua umanità e delicatezza, hanno lasciato il segno nella comunità moglianese"

Giovedì 17 marzo il centro sociale di Mogliano Veneto è stato teatro della cerimonia di consegna delle benemerenze cittadine e delle medaglie d’onore, dedicata ai cittadini moglianesi che, nel corso della loro vita, si sono distinti in ambito sportivo, culturale, sociale, politico e imprenditoriale.
La scelta della data non è casuale: il 17 marzo, infatti, ricorre la giornata dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera e pertanto si vuole rendere omaggio ad alcune personalità moglianesi particolarmente rappresentative, distintesi nei diversi ambiti della cultura, dello sport, dell’imprenditoria, della politica e del sociale, o che hanno lasciato il segno nella memoria moglianese, chi per un gesto eroico, chi per una vita spesa a beneficio della collettività, incarnando dunque i più alti valori della Costituzione evocati proprio nella giornata del 17 marzo.
Durante la cerimonia, la signora Paola Borghesani ha pronunciato un toccante discorso in ricordo delle vittime del Covid, poiché il 18 marzo ricorre la Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia. Il duo “IronHarps”, composto da sua figlia Cecilia Amelie Toffoli e da Iris Fioretti, ha allietato con alcuni brani musicali suonati con l’arpa.
Le benemerenze sono state assegnate all’artista Fabio Ceolin, all’impenditore Ottavio Sartore, all’amministratrice locale Rita Fazzello, a don Davide Giabardo, per lunghi anni assistente dell’istituto Gris, all’ex campione di scherma Giovanni Battista Coletti; menzione speciale al fabbro Luigi Facca; benemerenze alla memoria all’artigiano Oliviero Schiavon e all’imprenditore Gianni Ceolin; medaglie d’onore a Carlo Piai e a Francesco Zermiani, internati nei lager nazisti.
Emozionante la consegna del riconoscimento a don Giabardo. “Prima l’esperienza missionaria che l’ha temprato e poi la presenza ultratrentennale a Mogliano, caratterizzata dal suo straordinario carisma, dalla sua umanità e delicatezza, hanno lasciato il segno nella comunità moglianese - è stato sottolineato durante la cerimonia -. per chi lo incontrava è sempre stato l’amico, il fratello, il confidente, il padre, con una parola di speranza per tutti". Da due anni don Davide, oggi ottantasettenne, vive in Casa del clero.
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