Consacrazione del nuovo altare di Selva del Montello
Il vescovo Michele sarà in parrocchia sabato pomeriggio 25 marzo per inaugurare il nuovo altare nella chiesa parrocchiale di San Silvestro Papa.

Anche la chiesa parrocchiale di S. Silvestro Papa a Selva del Montello avrà il suo nuovo altare della celebrazione, che sarà consacrato dal vescovo Michele Tomasi. La solenne celebrazione si svolgerà sabato 25 marzo alle 17 e coinvolgerà tutti i gruppi della comunità. “Durante il rito – spiega il parroco, don Angelo Rossi – saranno inserite nell’altare reliquie di santi e martiri, come da tradizione nella Chiesa. Così anche la comunità di Selva potrà celebrare la Pasqua con il nuovo altare: tra le tante opere d’arte che contiene, quella che stiamo realizzando è liturgicamente la principale perché richiama la presenza viva di Cristo, pietra fondamentale attorno alla quale stanno tutte le altre”.
Alla realizzazione dell’opera si è arrivati grazie al generoso contributo di alcune persone, che hanno offerto di tasca propria il progetto, poi approvato dall’Ufficio liturgico diocesano e dalla Soprintendenza, e il costo dei fregi in metallo che decoreranno l’ambone. Nel corso dei lavori sono state recuperate le colonnine in marmo delle balaustre che erano state rimosse alcuni anni fa dalla gradinata che sale in presbiterio. Il lavoro di montaggio e aggiunta marmi è stato affidato ad una ditta specializzata di Asolo.
Il progetto dell’architetto Mauro Gastaldo è stato presentato alla comunità lo scorso 19 novembre e prevede una ripresa dei motivi decorativi dei due amboni esistenti, in modo da mantenere l’armonia con il contesto dell’antico altare maggiore, proveniente dalla Certosa del Montello e utilizzato anche nella vecchia chiesa parrocchiale, distrutta dal ciclone del 1930.
“Si è pensato – prosegue il parroco - di valorizzare l’ambone riservato alla proclamazione della Parola di Dio, arricchendolo di decorazioni in acciaio ramato, opera di Carlo Balljana, che riproducono un fuoco che avvolge la Parola, richiamo del fuoco che Mosè ha visto nel deserto quando Dio per la prima volta gli ha parlato. Altri due fregi a mo’ di formelle saranno incastonati nella facciata del nuovo altare, per rendere evidente lo stretto rapporto tra liturgia della Parola e liturgia Eucaristica”. Ora tutte le chiese della Collaborazione Pastorale sono adeguate alle norme liturgiche introdotte dal Concilio Vaticano II. Per la copertura delle spese, si è deciso di utilizzare i proventi delle buste raccolte a Pasqua 2022 e anche quelle di quest’anno. Allo scopo servirà anche la cena che seguirà la celebrazione e sarà ospitata nella baita degli Alpini, alla presenza del Vescovo.
Infine, nelle prossime settimane in chiesa sarà installato un impianto di videosorveglianza, grazie al contributo economico della Cei proveniente dall’8x1000, destinato a edifici di culto che custodiscono opere d’arte di particolare valore.
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