Padovano

Il cronoprogramma dei lavori al nuovo ponte sul Brenta a Curtarolo per il ripristino della piena percorribilità (limitata da dicembre 2018 per il dissesto), l’adeguamento della ex SS 47 Valsugana, ora provinciale ed il collegamento con la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV), punti neri di un territorio soffocato da una rete viaria gravemente insufficiente. E gli interventi a sostegno del tessuto produttivo ed economico.E' quanto chiede la delegazione Assidustria.

E’ in pieno svolgimento ai Santuari Antoniani di Camposampiero la tredicina di sant’Antonio, in preparazione alla solennità del 13 giugno. Ogni sera alle ore 19, a partire dallo scorso 1° giugno, la messa con la riflessione antoniana di padre Alessandro Ratti, sul tema “Le tappe della vocazione di Antonio”. Ogni giorno la preghiera è dedicata a una categoria di persone.

Il Fai – Fondo ambiente italiano ha lanciato anche quest’anno l’iniziativa “I luoghi del cuore”, giunta alla 10a edizione, per la sensibilizzazione nei confronti di edifici, siti o luoghi, che rivestono una particolare importanza nei territori, ma anche nella vita e nel sentire delle persone. Il Comune di Camposampiero ed i Santuari Antoniani, con il coinvolgimento di un comitato spontaneo, promuovono la candidatura del Santuario del Noce. Da oggi è possibile votare.

Si è riunito  nei giorni scorsi a Camposampiero il Tavolo di partenariato del Distretto urbano del commercio che ha sancito il via ufficiale della nuova, importante struttura nominandone una manager, Alessandra Trivellato e ufficializzandone il Logo identificativo, ideato da Alex Rettore, studente dell’istituto Superiore Newton Pertini.

"Abbiamo iniziato contattando a casa tutte le famiglie e le persone che stavamo seguendo come centro d’ascolto e prima di chiedere loro di cosa avessero bisogno, abbiamo sempre domandato della loro salute. Non si aspettavano di essere contattati a casa: è stato bellissimo sentire dal telefono la reazione di stupore e gioia, subito chiedevano come stessimo anche noi", racconta la volontaria Gabriella, che sppiega le varie iniziative portate avanti in questo periodo.

"A nome dei cittadini di Camposampiero, che ne hanno sempre apprezzato la figura, di alto profilo ma allo stesso tempo vicina alla nostra popolazione, auguro ogni bene in questo nuovo ruolo di grande responsabilità pastorale", afferma il primo cittadino. Al nuovo arcivescovo sono giunte anche le congratulazioni del presidente della Provincia di Padova Fabio Bui: 

Anche le “opere segno” della Caritas si sono dovute adeguare alle nuove esigenze. Il centro d’ascolto è aperto per colloqui telefonici. “Ora stiamo pensando come metterlo in sicurezza con un pannello in plexiglas, per riprendere l’incontro con le persone appena possibile. Aiuto anche nell'emergenza scolastica.

Una macchina organizzativa non da poco che ha richiesto un impegno straordinario agli uffici comunali, agli amministratori e ai volontari della Caritas e della Protezione Civile. Gli interessati stanno già utilizzando i buoni nei negozi aderenti all’iniziativa, non solo i supermercati ma anche negozi di vicinato.

Abbiamo chiesto a Paola Betto, responsabile Caritas Interparrocchiale di Camposampiero, come si è dovuta modificare nel territorio l’attività di sostegno per le persone più fragili.

Nelle sette parrocchie della Collaborazione Antoniana (Camposampiero, Loreggia, Loreggiola, Massanzago Rustega, Sandono e Zeminiana), dopo un’ampia discussione nei rispettivi Consigli pastorali, delle tre scelte sinodali si è deciso di optare per la scelta numero 2, cioè quella di “Incrementare stili di vita maggiormente evangelici”.

Ai parrocchiani è stato proposto un questionario con alcune domande; su più di mille questionari distribuiti durante le messe, le risposte sono state 200 e i risultati sono stati pubblicati nell’ultimo numero del notiziario della parrocchia “Voce della nostra comunità”, distribuito durante le festività natalizie.

Primo intervento in Italia di chirurgia mininvasiva con il robot Da Vinci XI. L'équipe del professor Emilio Morpurgo ha asportato con successo un tumore al retto a una signora di 77 anni. L'operazione nell'ospedale Pietro Cosma. Il governatore Zaia plaude alla sanità veneta e annuncia nuovi investimenti

Un avvicendamento che arriva quando non si è ancora rimarginata la “ferita” dell’abbandono di Trebaseleghe, che ha privato l’Unione di 13.500 abitanti e 5 dipendenti. Scattolin, all’inizio della sua presidenza, sempre dalle pagine della newsletter, si propone di “garantire stabilità nel funzionamento della struttura, con riferimento al fabbisogno del personale e al reperimento di risorse esterne”.

Cinque incontri di spiritualità per coppie, sei di carattere educativo per genitori. Si tratta di due iniziative proposte dalla casa di spiritualità dei Santuari Antoniani, a partire da gennaio. Le iscrizioni sono già aperte. Nel primo caso, si tratta del percorso “Cura della vita di coppia”. La seconda proposta si intitola “Genitori competenti si diventa”.

Dopo due edizioni della Festa medievale, l’ultima purtroppo funestata dal maltempo, la Pro loco di Camposampiero lancia una nuova sfida, prontamente accolta dall’Amministrazione comunale, e aderisce al consorzio “Terre e castelli estensi”, del quale fanno già parte l’associazione Este medievale, la contrada San Giacomo di Ferrara e la Pro loco di Grottazzolina.

Le parti hanno condiviso l’opportunità di attivare la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi al fine di sostenere le varie iniziative che verranno poste in essere.  E’ stato pertanto sottoscritto l’accordo di cassa integrazione che interesserà i lavoratori in forza nelle sede di Camposampiero, compresi i 4 lavoratori oggetto di procedura di licenziamento individuale, procedura a cui l’azienda ha rinunciato. La sindaca Maccarrone: "Sono ottimista".

Si tratta di una pala (olio su tela) raffigurante la “Sacra famiglia con san Defendente e i santi Giacomo, Martino vescovo e Filippo, opera di Giovanni Battista Novello (Castelfranco Veneto 1578-1652). L’opera, dal 1942 nella nuova chiesa arcipretale, fa parte del corredo iconografico della precedente chiesa settecentesca, tuttora esistente, ma si trovava già nella chiesa preesistente fino al 1725.

La festa parrocchiale di quest’anno si è arricchita di un evento particolarmente importante: la restituzione alla comunità, dopo un accurato lavoro di restauro, della pala d’altare della Madonna in trono con i Santi Pietro e Paolo e altri Santi, detta anche “Madonna in Gloria”. Si tratta della pala d’altare più antica e pregevole della chiesa.

Come ha spiegato in una lettera la madre superiora provinciale suor Franca Gulizia, la presenza delle suore in parrocchia è diventata un impegno insostenibile. E così, da subito, la superiora suor Olivetta Cordiali e suor Anna Pasini lasciano per nuovi incarichi, mentre suor Lucia, coadiuvata da una consorella, sarà ancora presente per un anno.

 Il saluto comunitario alle suore è stato dato il 25 luglio, in occasione della festa patronale di San Giacomo. Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato anche le suore che negli anni hanno prestato il loro servizio nella comunità e alcuni parroci che le hanno accolte.

La rassegna si appresta a vivere domenica 2 giugno la sua 20ª edizione. Un traguardo importante che testimonia come l’iniziativa sia consolidata e faccia ormai parte del vissuto e dell’immaginario della città.

Giornata alla riflessione sulla disabilità, organizzata dall’Istituto comprensivo con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e della parrocchia. L’iniziativa ha avuto un testimone speciale: Mattia Cattapan. Nato nel 1990, vive a San Martino di Lupari. Da sempre appassionato di motori e velocità, nel 2013, in una gara del campionato di enduro, vede cambiare la sua vita e si ritrova incapace di camminare.

Da quasi un anno ha preso avvio operativamente il progetto proposto e sviluppato dalla Caritas interparrocchiale, alla quale aderiscono le parrocchie dei santi Pietro e Paolo, di Rustega, di San Marco (quest’ultima in diocesi di Padova) e i santuari Antoniani.

Dal 16 gennaio di quest’anno i due giovani, ospitati dalla comunità di Loreggia nell’ambito del progetto Caritas “Rifugiati in parrocchia”, hanno cominciato il loro percorso di vita in autonomia. Non sono più a carico della parrocchia, dal punto di vista economico o di altre forme di accompagnamento.