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Un nuovo organo per la chiesa parrocchiale di San Giorgio di Quinto di Treviso

Martedì sera 14 febbraio, ricorrenza di San Valentino patrono di Quinto, nella chiesa parrocchiale di San Giorgio si terrà un concerto di inaugurazione e presentazione del nuovo organo, realizzato dalla casa organaria Saverio Girotto di Paese. 

Un nuovo organo per la chiesa parrocchiale di San Giorgio di Quinto di Treviso

Le comunità parrocchiali di Quinto e Santa Cristina si stanno preparando ad un evento speciale, ricco di significati. E’ il concerto di inaugurazione e presentazione del nuovo organo a canne per la chiesa parrocchiale San Giorgio, che si terrà martedì 14 febbraio alle 20.30.

La data non è stata scelta a caso. Nella giornata ricorre, infatti, la memoria di san Valentino martire, patrono del Comune di Quinto. Ma allo stesso tempo l’occasione sarà propizia, a pochi mesi dalla morte, per ricordare don Riaudo Paronetto, mancato il 2 novembre 2022 e grande promotore del nuovo strumento.

“Don Riaudo era solito dire che una chiesa senza organo manca di un elemento fondamentale. Questa sua insistente sensibilità ha scavato finché i tempi sono divenuti maturi”, spiega don Stefano Bressan, parroco di Quinto e Santa Cristina. Il nuovo strumento “ci è parso il modo migliore per dire grazie al Signore e a don Riaudo, per i suoi 12 anni di servizio a Quinto, per la sua intensa vita di prete, che ha lasciato una traccia indelebile, fatta di convinzione, gioia, dedizione. L’organo è uno strumento particolare: si presenta come un insieme di tante canne dalle forme e dai materiali diversi, che sono state sistemate e interconnesse in maniera geniale, e oggi anche digitale, per offrire un’armonia. Per questo l’organo ben rappresenta la comunità cristiana: siamo persone diverse - ognuno di noi è unico e irripetibile -, eppure formiamo la stessa comunità e ciascuno al suo posto, offrendo quel suono con un timbro, un’intensità e un colore che sono unici. In questo senso l’organo, più che a uno strumento assomiglia a un’orchestra, e rappresenta il miracolo della vera fraternità in cui nessuno emerge sull’altro e insieme si sta bene”.

E’ questa sensibilità che ha guidato anche l’organizzazione del programma della serata, a cui sono state invitate tutte le comunità legate a don Riaudo (Villorba, suo paese d’origine, Fonte Alto, Castelcucco, Sala e Pezzan d’Istrana, in cui ha prestato servizio) e che vedrà esibirsi l’organista Marco Favotto, il violinista Manuele Pestrin, la clarinettista Elena Minichella e il soprano Valentina Fighera, assieme al coro San Giacomo apostolo di Sala d’Istrana. La comunità di Quinto, inoltre, nell’occasione ritroverà con gioia i pastori che l’hanno accompagnata negli ultimi decenni, a dimostrazione dell’importanza del momento e di come, pur voltando la “pagina dello spartito”, la melodia continui, resti legata alle battute precedenti e avanzi nella lode al Signore.

E prevista inoltre la presenza di don Paolo Barbisan, direttore dell’Ufficio diocesano per l’Arte sacra e i Beni culturali.

Nel corso della serata, il costruttore Saverio Girotto della casa organaria Girotto di Paese, illustrerà le caratteristiche del nuovo strumento. Le offerte raccolte durante la serata saranno infine destinate alla raccolta fondi della Caritas Tarvisina a sostegno della popolazione turca e siriana.

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