Dopo il femminicidio di Musile si va verso un protocollo unico sulla violenza domestica e di genere in Veneto Orientale
È l'obiettivo di un incontro, su mandato della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, tra i Comuni di San Donà di Piave e Portogruaro, l'Aulss 4 Veneto Orientale e i due centri antiviolenza di riferimento per i due territori.

Un protocollo strategico e operativo per la prevenzione e il contrasto alla violenza domestica e di genere per tutto il territorio del Veneto Orientale. È l'obiettivo di un incontro, su mandato della Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, tra i Comuni di San Donà di Piave e Portogruaro, l'Aulss 4 Veneto Orientale e i due centri antiviolenza di riferimento per i due territori, la Fondazione Ferrioli Bo con il Centro Antistalking e Antiviolenza La Magnolia di San Donà di Piave e il Centro di Ascolto Cooperativa L'Arco di Portogruaro. «È una triste coincidenza che questo incontro, programmato da tempo, cada all¹indomani dello sconcertante delitto commesso a Musile, per il quale nessuna parola di condanna è sufficiente così la presidente della Commissione Pari Opportunità sandonatese, Serena Boldrin Intendiamolo come una risposta delle istituzioni a questo ennesimo folle gesto di cui è rimasta vittima una donna, madre di due figli, da parte di un uomo che ha amato».
Nel Veneto Orientale vigono due diversi protocolli di contrasto alla violenza di genere, uno per il Portogruarese e l'altro per il Sandonatese. «Le istituzioni possono lavorare insieme per rendere più efficaci le azioni di prevenzione e contrasto, attraverso un migliore coordinamento degli attori in gioco, una formazione specifica per il personale, un'attività di sensibilizzazione capillare che parta dalle scuole aggiunge Boldrin - Questo si sta facendo e la condivisione di un protocollo a livello di Asl vuole proprio essere un modo per ribadire questo impegno».
L¹invito della Commissione Pari Opportunità è di non sottovalutare qualunque episodio di violenza. «Ricordo di nuovo che, ovunque esista anche solo il minimo accenno di abuso, violenza fisica o psicologica, si può e si deve denunciare sottolinea la presidente Boldrin - Sul nostro territorio ci si può rivolgere al Centro Antiviolenza e Antistalking La Magnolia oppure chiamare il 1522».
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