Lastre in pensione, nell'Ulss 10 radiologie in tempo reale
Oltre le Tac e le Risonanze Magnetiche già installate tra il 2014 e l’anno corrente, da qualche giorno sono in funzione anche a San Donà nuove apparecchiature digitali e nuovi software che elevano questa unità operativa a una vera e propria eccellenza aziendale.

Con un investimento che supera il milione di euro l’Ulss10 suggella, a maggio 2015, la rivoluzione della Radiologia negli ospedali di San Donà, Portogruaro e Jeoslo. Oltre le Tac e le Risonanze Magnetiche già installate tra il 2014 e l’anno corrente, da qualche giorno sono in funzione nuove apparecchiature digitali e nuovi software che elevano questa unità operativa a una vera e propria eccellenza aziendale.
La presentazione è avvenuta venerdì 15 maggio all’ospedale di San Donà di Piave, alla presenza del direttore generale Carlo Bramezza, del direttore della Radiologia Roberta Polverosi, e del responsabile del servizio Information Technology Giuseppe Zalunardo.
In primis il nuovo sistema di digitalizzazione Ris-Pacs, dal valore di circa 480 mila euro, che manda in pensione le obsolete lastre radiologiche sostituite ora da immagini digitalizzate per essere consultabili su PC, oltre che consegnate all’utenza in comodi CD.
Il sistema Ris Pacs è composto da due pilastri integrati tra loro: il Ris (Radiological Information System) che ha il compito di assicurare la gestione complessiva del flusso di lavoro e dei dati generali, e il Pacs (Picture Archiving and Communication System) che provvede alla generazione, visualizzazione e distribuzione delle immagini sia ai fini della refertazione che dell’archiviazione.
Nelle radiologie di San Donà di Piave e di Portogruaro sono inoltre entrate in funzione tre apparecchiature radiologiche telecomandate digitali dal costo complessivo di 690.000 euro (1 all’ospedale di San Donà e 2 a Portogruaro), e un nuovo ecografo digitale nella Radiologia di San Donà. Le nuove apparecchiature, dette anche “tavolo telecomandato digitale diretto”, possono eseguire esami dello scheletro, del tratto gastrointestinale, del sistema vascolare e dell’apparato urogenitale; sono caratterizzate da un piano porta paziente ad altezza variabile e inclinabile per una rotazione massima di 180 gradi. Sono inoltre provvisti di un elevato spostamento longitudinale del tubo radiogeno per consentire un’ ampia copertura di campo irradiato, con movimenti regolati da un operatore mediante un joystick posto sulla console di comando.
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