Sandonatese
stampa

Quattro volontari del gruppo sandonatese Dim.mi sono partiti per un servizio in Zimbabwe

I volontari del gruppo Dim.mi (Dimensione Missionaria) dell'oratorio Don Bosco di San Donà di Piave sono partiti per l'Africa l'11 febbraio scorso, dove si fermeranno fino al 12 marzo. Presteranno servizio in un centro professionale salesiano dello Zimbabwe, il Technical College di Hwange. 

Parole chiave: Dim.mi (1), oratorio don Bosco (14), volontari (246), San Donà di Piave (33), Zimbabwe (1), missione (68)
Quattro volontari del gruppo sandonatese Dim.mi sono partiti per un servizio in Zimbabwe

Augusto Finotto, Giorgio Orlando, Mario Buratto e Luigino Rossi: sono i volontari del gruppo Dim.Mi (Dimensione Missionaria) dell’oratorio Don Bosco di San Donà di Piave che l’11 febbraio scorso sono partiti alla volta di Hwange, città dello Zimbabwe occidentale, non lontano dalle famose cascate Vittoria, dove è presente una missione salesiana con un istituto professionale. 

I quattro volontari si sono recati nel Paese africano per installare nel Technical College Don Bosco, la scuola professionale della missione, macchinari e attrezzature appartenuti all’ex centro di formazione professionale Inapli di San Donà di Piave, creando inoltre gli annessi impianti e collegamenti elettrici che serviranno all’alimentazione e al funzionamento delle apparecchiature, nonché la realizzazione dei nuovi laboratori e aule della scuola che ospiteranno le macchine. In particolare, come ricorda Ivano Maschietto, il presidente dell’associazione Dim.Mi, “i quattro volontari, che torneranno in Italia il prossimo 12 marzo, andranno ad elettrificare i laboratori e le aule della prima scuola professionale dello Zimbabwe. In programma c’è anche la posa di 300 m di nuova linea elettrica in cavo interrato a 20.000 volt. La costruzione della cabina elettrica e le linee a 380 volt”.

Non è l’unica buona notizia che in questi giorni giunge da Hwange: nei giorni scorsi, don Bruno Zamberlan, salesiano della missione, ha annunciato che grazie all’aiuto di tutti è stato possibile realizzare un pozzo profondo 150 metri che perfora uno strato di roccia di ben 20 metri, in modo da fornire acqua fresca e pura a questa missione, attraverso anche la costruzione di una pompa a pannelli solari e la connessione di un deposito che possa stoccare almeno 30.000 litri d’acqua.

Il Technical College di Hwange è la prima scuola professionale dello Stato africano ed offre istruzione, migliori prospettive di vita e un futuro ai 300 allievi del liceo tecnico e i 60 della scuola professionale. Nei prossimi anni grazie all’ampliamento dell’offerta formativa, che prevede i nuovi corsi di saldatura, torneria e “plumbing”, gli allievi della scuola professionale saranno destinati sicuramente a crescere. 

Il grande filosofo polacco Zygmunt Bauman diceva che “se si vuole pensare ai prossimi 100 anni, per prima cosa bisogna istruire le persone”. Ecco, quindi, che i lavori di ampliamento di questa scuola  situata in una “periferia del pianeta” sono un motivo di speranza e ottimismo, in quanto garantiranno istruzione, un lavoro e riscatto a centinaia di ragazzi di uno degli Stati più poveri del mondo, dove l’83% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno. La scuola e l’istruzione forniscono a questi ragazzi una strada per sfuggire alla miseria e ad un futuro altrimenti senza prospettive.

Tutti i diritti riservati
Quattro volontari del gruppo sandonatese Dim.mi sono partiti per un servizio in Zimbabwe
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento