Collegio Pio X, la prima volta del baccalaureato internazionale
Gli studenti sono 14 e sono finora gli unici in assoluto ad aver conseguito questo titolo di studio a Treviso, valido in tutte le università del mondo. E’ stato anche il coronamento di quella sfida partita quando il Collegio ha istituito quattro anni fa il Pio X International.

Il Collegio Pio X ha portato sul traguardo del Baccalaureato internazionale la sua prima squadra di studenti. Sono 14 e sono finora gli unici in assoluto ad aver conseguito questo titolo di studio a Treviso, valido in tutte le università del mondo. E non è tutto. Una di queste studentesse, Giulia Dal Pont, è arrivata seconda alla selezione internazionale per l’accesso al Sacro Cuore di Roma alla facoltà di medicina, il corso di laurea interamente in lingua inglese. Un’altra ragazza, Elisa Grigiante, è stata invece accolta agli studi di economia sia all’università di Cambridge che alla London School of Economics, in Inghilterra.
Nei giorni scorsi sono terminate le prove di esame che si sono svolte a Treviso come, in contemporanea, in ogni parte del mondo coordinate dall’Organizzazione del Baccalaureato internazionale che ha sede a Ginevra. E’ stato anche il coronamento di quella sfida partita quando il Collegio ha istituito quattro anni fa il Pio X International, il corso di studi che in due bienni conduce all’IB Diploma Programme.
Gli studenti vi sono ammessi per selezione. Lo scopo è accertare il livello di conoscenza della lingua inglese (tutte le materie sono infatti in inglese) e le capacità logiche del candidato. Dopo il primo biennio che si conclude con prove certificate dall’Università di Cambridge (International General Certificate of Secondary Education), gli studenti entrano nel famoso biennio dell’IB Diploma Programme che si conclude con gli esami per il conseguimento del diploma. “E’ stato un momento di forte commozione partecipare alla festa di questi quattordici ragazzi”, ha detto una mamma presente in auditorium, “e dopo tanti sacrifici dei ragazzi e delle loro famiglie si aprono prospettive incoraggianti. Le conoscenze e le abilità che i giovani hanno maturato sono, ne sono sicura, un patrimonio molto importante per la loro vita. Ma anche per gli studi universitari. Mio figlio, per esempio, è stato ammesso alla facoltà desiderata, piazzandosi settimo su 160 concorrenti, è questa una verifica importante per noi genitori”.
Al termine della cerimonia, sul palco dell’auditorium, c’è stato il classico lancio del ‘tocco’.
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