Treviso
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Festa di Natale in carcere, anche con le famiglie dei detenuti, fra giochi e regali

Giornata speciale alla Casa circondariale Santa Bona di Treviso, dove alcuni detenuti hanno potuto trascorrere un pomeriggio di “normalità”, con le famiglie e i figli, in un clima natalizio, organizzato dai volontari. 

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Festa di Natale in carcere, anche con le famiglie dei detenuti, fra giochi e regali

“Oggi pomeriggio vedere l’amore di quelle famiglie mi ha fatto capire molto bene che «Omnia vincit Amor», «l’amore vince ogni cosa»”. Le parole dei volontari delle associazioni che sabato 17 dicembre al pomeriggio hanno reso possibile una festa di Natale speciale allestita nel campo esterno della Casa circondariale di Treviso. Una ventina di carcerati con figli minori hanno potuto incontrare le proprie famiglie, “vivere momenti di calore familiare”, accanto all’albero e ai gazebo, organizzati a mo’ dei mercatini che allietano le nostre piazze in questi giorni, con panettoni, dolciumi, cioccolata e tè caldo. Per la gioia dei bambini, è arrivato anche Babbo Natale a portare loro i doni. Anche se, forse, il regalo più bello era essere lì, insieme al proprio papà. “Facendo la parte di Babbo Natale ho avuto la fortuna di avere su di me tanti occhiolini limpidi, ma la cosa che mi ha colpito è stata la richiesta di due bambine che come regalo mi hanno chiesto di far tornare a casa il loro papà, perché a loro manca molto. Non sono riuscito a trattenere le lacrime per questa richiesta fatta. Grazie a «La Prima pietra» e anche alle altre associazioni, tra cui la Chioma di Berenice, che erano presenti per la bellissima e riuscita giornata”. Due clown di “Giocare in corsia” hanno regalato bolle giganti e animaletti realizzati con i palloncini.

E’ stata una giornata che ha coinvolto tutta la casa circondariale: “Durante la mattinata è stato inaspettato e rincuorante vedere la comandante Maria Grazia Grassi e gli agenti , gli educatori, collaborare, ognuno a suo modo, con noi. Ho percepito una forte emozione in tutti, eravamo tutti consapevoli che, per quanto semplice, quello che stavamo preparando sarebbe stato un momento forte e importante per le famiglie che lo avrebbero vissuto. Quasi mi sono dimenticata di essere dentro a un carcere...  si respirava l'aria di gioia e fibrillazione di quando sai che sta per accadere qualcosa di bello, e lo aspetti, come il sole in una giornata uggiosa. Ho apprezzato quando la comandante ci ha ringraziato, ribadendo che le cose possono funzionare solo se uniamo le forze”. L’obiettivo espresso, infatti, è di poter ripetere esperienze come queste, per dare alle famiglie dei carcerati occasioni di incontro in un clima di serenità: “Vedere i bambini correre ad abbracciare il papà, mi ha fatto tenerezza. E’ difficile da capire razionalmente perché questi bimbi innocenti debbano subire così tanto dolore. E per questo ha fatto tremendamente male vederli salutarsi alla fine della festa! A volte avrei voluto sparire per poter lasciarli vivere veramente un momento di tenerezza e intimità, senza essere circondati da estranei!”. Una giornata che è stata motivo di riflessione profonda anche per i volontari: “Se penso a me, mi ha aiutata a rendermi conto ancora una volta di quando la vita mi abbia regalato, senza che io lo chiedessi o facessi nulla per meritarlo. Proprio per questo mi sento chiamata a contribuire nel mio piccolo ad aiutare, anche solo distribuendo qualcosa di dolce o regalando un sorriso in più a chi il Natale non sa nemmeno cosa sia!”.

Per tutti loro i volti, gli sguardi, gli abbracci sono difficili da dimenticare, saranno un segno tangibile di chi continua ad amare, nonostante le difficoltà. 

La parrocchia di San Bartolomeo di Treviso, come da tradizione, ha confezionati dei pacchi regalo da portare in carcere: sono state consegnate durante la festa di Natale dei carcerati con le loro famiglie 245 borse, 240 paia di ciabatte. E, poi, biscotti, calzini e asciugamani, frutto della generosità dei parrocchiani. Ma non solo, anche di persone, che, saputo dell’iniziativa, hanno portato la propria borsa di Natale per i detenuti di Santa Bona. Ai regali ha contribuito anche il Soroptimist International Club Conegliano-Vittorio Veneto. 

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