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Passo decisivo verso la Cittadella della salute a Treviso

E' stato sottoscritto al Ca’ Foncello il contratto tra l’Azienda Ulss 9 e la società di Progetto “Ospedal Grando Srl” per la realizzazione della struttura. Si conclude così il procedimento di gara e si entra nella fase esecutiva del progetto.

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Passo decisivo verso la Cittadella della salute a Treviso

Alla presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, è stato sottoscritto oggi, 28 dicembre, al Ca’ Foncello il contratto tra l’Azienda Ulss 9 e la società di Progetto “Ospedal Grando Srl” per la realizzazione della Cittadella Sanitaria. Si conclude così il procedimento di gara e si entra nella fase esecutiva del progetto. Le firme in calce al documento sono quelle di Giorgio Roberti, Direttore generale dell’Azienda sanitaria, e di Andrea Ruckstuhl, presidente del Consiglio di amministrazione della società. Il progetto – del valore complessivo di 250 milioni – che ha visto il sostegno della Regione Veneto in tutte le fasi del percorso, prevede il mantenimento delle volumetrie attuali ed il numero di 1000 posti letto, insieme alla ridefinizione complessiva degli spazi ospedalieri con la costruzione di nuovi edifici, la demolizione di immobili superati, la razionalizzazione di alcuni esistenti e la riqualificazione ambientale di tutta l’area lungo il fiume Sile. “Ospedal Grando Srl” è l’evoluzione in società di progetto, come previsto dalla legge, della ATI aggiudicataria “Finanza e Progetti”. “A ottobre del 2014 siamo giunti all’aggiudicazione definitiva  – sottolinea Giorgio Roberti – dopo due anni intensi di lavoro da quella provvisoria. Ben 13 mesi sono stati necessari per una variante urbanistica la cui possibilità era già prevista fin dal 2010 con il bando di gara e l’approvazione del piano guida da parte del Consiglio Comunale. Quando la strada sembrava spianata, però, un ricorso al Tar ci ha tenuto fermi altri 8 mesi fino al suo ritiro a giugno di quest’anno. Riprese quest’estate tutte le verifiche richieste dalla legge, siamo riusciti a giungere per la fine dell’anno alla firma del contratto. Il 2016 quindi si aprirà con la progettazione esecutiva dell’opera che i nostri operatori tanto attendono e che i nostri cittadini si meritano”. A differenza di molti altri ospedali realizzati con metodo del progetto di finanza, infatti, il progetto della Cittadella Sanitaria di Treviso non è stato ideato da privati ma elaborato dalla stessa Azienda Ulss 9 grazie a più di 200 esperti tra medici e altri professionisti dipendenti, riuniti in gruppi di lavoro. Un modello che ha calamitato un notevole interesse a livello internazionale, vedendo l’eccezionale partecipazione alla gara di ben 6 Associazioni Temporanee di Impresa.Il progetto Il progetto, condiviso lungo il suo percorso con la Regione Veneto, prevede la concentrazione nell’area ospedaliera delle varie attività sanitarie oggi disseminate, la riconversione dei volumi esistenti, la riqualificazione di un ex spazio industriale (Vetrelco) adiacente per realizzare un’area dedicata alla formazione, la creazione di un grande polmone verde lungo il Sile per un totale di 5 ettari, ma soprattutto la costruzione di un moderno edificio ad alta tecnologia dedicato all’emergenza e alle terapie intensive. Una centralizzazione che porterà benefici alla funzionalità ed all’attività ospedaliera. La struttura sarà dotata di un polo chirurgico unico per accogliere tutte le sale operatorie (oggi sono 25 ma situate in 8 punti diversi), le 5 aree dedicate alla terapia intensiva oggi distanti tra loro come le 5 che ospitano le radiologie. Saranno razionalizzate anche le attuali 26 aree ambulatoriali. La Cittadella Sanitaria risulterà quindi articolata in quattro principali aree:Ospedaliera, Formativa (dedicata ai circa 5000 dipendenti in formazione per un totale di 160.000 ore all’anno ed agli oltre 700 universitari che frequentano ogni giorno), Amministrativa (in diretto contatto con le principali funzioni sanitarie), Tecnologica e Logistica (collegata attraverso un corridoio interrato all’ospedale, capace di raggiungere con sistemi di trasporto automatizzato, ogni area operativa). Una rivoluzione organizzativa che si rispecchierà anche nell’accessibilità e nel confort per i degenti. Alla fine dei lavori si conteranno 1000 posti auto in più di quelli attuali e gli ingressi saranno differenziati secondo l’intensità di cura. Tutte le camere di degenza sono concepite a garanzia della privacy e ospiteranno al massimo 2 persone.L'investimento dell'intervento, che è di circa 250 milioni di euro. Sarà finanziato in parte con finanziamenti pubblici (124 milioni) e per la parte rimanente con l'apporto di capitale privato. La concessione durerà 20 anni e prevede, oltre alla parte relativa alle opere, la gestione di tutti i servizi non sanitari già esternalizzati da almeno un ventennio: fornitura delle attrezzature elettromedicali ed arredi, manutenzione edilizia, servizio energia, servizi alberghieri (ristorazione, pulizie, lavanderia,).Particolare attenzione nella progettazione è stata messa nella tutela e sostenibilità ambientale. Grazie alla Cittadella, i cittadini godranno di un parco aperto al pubblico di 5 ettari di verde (sponda destra del Sile) e collegato al parco di Villa Carisi (oltre 1 ettaro) sulla sponda sinistra, dotato di percorsi di salute. Treviso avrà, inoltre, il primo ospedale in Italia con accreditamento Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) anche in considerazione dell’attuale periodo storico in cui le emergenze energetiche ed ambientali hanno un’elevata rilevanza strategica. La progettazione, la costruzione e la gestione saranno pertanto improntate su temi di ecosostenibilità prevedendo: il risparmio delle risorse idriche mediante il contenimento dei consumi ed il riutilizzo delle acque reflue, l’ottimizzazione dell’uso delle fonti energetiche con particolare riguardo a quelle rinnovabili, la scelta delle materie prime in relazione ai sistemi di produzione delle stesse, l'orientamento complessivo dei reparti e degli edifici in modo da garantire condizioni ottimali di illuminazione ed ombreggiatura naturali anche attraverso l’utilizzo di corti e patii.

Fonte: Comunicato stampa
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