Un bacio alle rose di Sanremo
il cantante schizzato e altre perle dalla riviera ligure.

Se non si riesce più a guardare il festival di Sanremo perché è troppo lungo, si può sempre spulciare qua e là su Raiplay e quindi sentire cosa ha cantato il 73° vincitore o vedersi il presidente Mattarella per la prima volta all’Ariston o emozionarsi col duetto di Giorgia ed Elisa, o vedere come non stia per niente invecchiando la bionica Cuccarini e moltissimo altro a seconda dell’età e dei gusti personali. Si possono anche vedere due tra i pochi Millennials (sono la cosiddetta “generazione-y” cioè i nati tra il 1981 e il 1996, non quelli nati dopo che sono gli “zeta”) che si sono sposati in pompa magna, hanno ben due bambini e sanno fare soldi a palate, il tutto in netta controtendenza rispetto ai loro coetanei. Credo che anche quando si lasceranno, ma speriamo di no, resteranno una coppia in affari. Cheapeau, dunque, al loro specifico talento condiviso.
Bella ragazza, brutto vestito se non altro perché inadatto al ruolo di co-conduttrice, grande affarista, monologo veramente “gnao-gnao” nel tono e nel contenuto che, udite udite, è riuscita a scrivere tutto da sola! Molto emozionata per la performance, per niente commossa da ciò che stava dicendo: l’impressione è proprio quella che manchi il pane e che lei proponga brioches. Alla faccia delle tante, troppe, vere Masha Amini.
E poi il giovanotto che ha sposato, un po’ meno bravo di lei, ma sta imparando, che sul palco “bacia” un altro per far vedere che lui non ha problemi con la fluidità, ma con l’essere un marito e un padre un po’ sì. E pensare che la grave patologia che ha affrontato poteva essere un’occasione per fare del bene da vivo.
Infine, lo schizzato delle rose, un altro “ma è solo un ragazzo”, maggiorenne e pagato però. Un problema tecnico capitato un sacco di volte anche a chi è in gara davvero, sua assoluta mancanza di problem solving, eppure è il suo lavoro, frustrazione sfogata con la distruzione di qualcosa che non ha pagato lui e conclusione con volto e frase ebeti.
“Mi sono comunque divertito” dimostra che non si è mai divertito in vita sua e, comunque, sei a Sanremo per guadagnarti il tuo pane, non per divertirti.
Il suo atto vandalico è un reato, la gioventù non è un’attenuante, ed è causato dal discontrollo degli impulsi, lo stesso di chi, prendendo un “no” dalla vita anche minimo, reagisce distruggendo le cose e più spesso le donne se non vogliono divertirsi con lui o i genitori se non rispondono alle pretese.
Da che stile di famiglia proviene questo e che modello devastante è per gli adolescenti che l’hanno visto? La reazione totalmente impreparata del presentatore chiarisce che il copione prevedeva che lo schizzato facesse altro con le rose e il modo con cui la situazione è stata lì per lì affrontata è il riflesso della nostra società, debole con i forti e forte con i deboli.
Ecco, anch’io ho detto la mia e ho fatto la figura della boomer quale sono, ma ci sono casi in cui è sbagliato far finta di niente, sperando che soffino ancora parole come quelle di Pierangelo Bertoli: “Bacia i fiori, li bacia e non li coglie”.
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