Giornata mondiale per l'Alzheimer
Oggi 21 settembre si celebra la giornata mondiale dell'Alzheimer, un'occasione per fare il punto sulla diffusione di questa malattia degenerativa, invalidante e grave, sempre più diffusa, con cui il mondo intero deve fare i conti. Ma per fortuna esiste nel territorio una rete di servizi socio-sanitari articolata, in grado di supportare adeguatamente i malati e le loro famiglie.

Il 21 settembre si celebra la 28esima giornata mondiale dell’Alzheimer, la forma più frequente e conosciuta di demenza, che secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) attualmente colpisce 55 milioni di persone a livello internazionale, rappresentando una priorità di salute pubblica a livello globale. Numero di malati destinato a salire a 75 milioni nel 2030 e 130 milioni nel 2050 (si calcola che nel mondo venga diagnosticato 1 nuovo caso ogni 3 secondi).
In Italia si stima che attualmente siano oltre 1 milione le persone affette da demenza, delle quali oltre 600mila con patologia di tipo Alzheimer. La demenza colpisce circa l’8% degli ultra 65enni e il 20% degli ultra 80enni.
Per quanto riguarda il nostro Veneto, si calcola che le persone affette da demenza siano oggi oltre 66mila di cui circa 2.700 sono casi giovanili, ovvero di persone con età inferiore ai 65 anni. Infine, nella provincia di Treviso questa malattia riguarda 10mila persone, mentre sono oltre mille le persone che soffrono di demenza nella sola città di Treviso.
Per Israa, istituto per servizi di ricovero e assistenza agli anziani di Treviso, il tema delle demenze è centrale, “non solo per il numero elevato di persone affette da tali patologie, - ha spiegato il presidente di Israa, Mauro Michielon, spiegando le iniziative che l’istituto ha organizzato in città in occasione della giornata dell’Alzheimer, per sensibilizzare la popolazione - ma anche per le pesanti ripercussioni che la malattia comporta nei confronti del malato e della sua famiglia. Il dramma sociale collegato a questa malattia è infatti enorme, in quanto i familiari coinvolti nella cura sono circa quattro volte il numero dei malati (4mila familiari in città a Treviso)”.
“La demenza è una malattia neurodegenerativa che comporta il declino patologico delle capacità mentali, al punto da interferire in modo drammatico con la capacità di compiere i comuni atti della vita quotidiana” – ha aggiunto il direttore di Israa, Giorgio Pavan. “La malattia colpisce infatti la memoria, il pensiero, il comportamento delle persone, ha una progressione cronico degenerativa e può durare sino a 15 o 20 anni. Israa da molti anni è consapevole di questo dramma e della necessità di organizzare servizi specifici per i pazienti, tanto da essere l’unico centro servizi veneto ad aver organizzato un’articolata serie di proposte per aiutare questa tipologia di malati e le loro famiglie”.
Tante le iniziative e gli eventi organizzati in questa settimana a Treviso, San Donà di Piave e in altre località della diocesi di Treviso, per sensibilizzare la popolazione sulla problematica crescente delle demenze.
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